Termina oggi la quinta edizione di Hostaria Verona, festival del vino che oramai si è ricavata una posizione importante nel carnet di eventi dell’autunno Veronese.
80 cantine e circa 300 vini in un’edizione che oltre al buon vino intrattiene il pubblico con concerti in piazza Mercato Vecchio, laboratori in Piazza dei Signori con il consorzio Monte Veronese, e vari punti food dislocati lungo il percorso.
Percorso che da via Roma si allunga fino ai giardini dell’ Arsenale, per poi passare da Portoni Borsari, Piazza delle Erbe e via fino a Piazza dei Signori e Piazza Mercato Vecchio.
Con mio grande piacere, visto che la mia passione oltre a quella del vino è la cucina, ho notato una maggiore presenza in questa edizione del comparto food, ampliando così la scelta per i visitatori.
Di grande impatto devo dire la struttura/griglia della Macelleria Carlo Alberto, una struttura in ferro in cui gli alimenti vengono appesi e cotti in verticale, ovviamente con il posizionamento si regola il grado di temperatura, prodotto ottimo un galletto ruspante spettacolare.
Dicevamo proposta food molto ampia, dal risotto all’ Isolana Melotti, tipico risotti della tradizione Veronese, riso vialone nano, carne di maiale e vitello e un pizzico di cannella, vari street food dagli hamburgher agli arrosticini
Il consorzio del Monte Veronese con i suoi coni di formaggi, degustazioni guidate e laboratori per imparare a lato pratico come nasce un formaggio, per poi passare a pasticceria e panettoni artigianali. In tutto questo non poteva mancare l’olio d’oliva, presente sul ponte di Castel Vecchio con 4 postazioni tra assaggi e degustazioni sensoriali
Non dimentichiamo il protagonista della manifestazione, il vino.
Le proposte wine del territorio Veronese sono circa 150, suddivise nei prodotti che fanno conoscere e apprezzare questo territorio nel mondo, Soave, Lugana, Valpolicella, Bardolino, Custoza, Durello, Terra dei Forti, ai giardini dell’Arsenale sono invece presenti le cantine provenienti dal resto d’Italia.
Mi sento di parlarvi in particolare di due dei molti vini assaggiati oggi:
Un colore rosso granato spettacolare, molto persistente in bocca ma con tannini molto delicati e quasi impercettibili, al naso ciliegia e liquirizia ne fanno un vino adatto per una cena di quelle tranquille, senza fretta, dove assaporare in pieno vino e cibo
Giallo paglierino a tratti dorato, in bocca sentore erbaceo ma anche note di floreali ma soprattutto agrumi, una buona acidità bilancia questo vino al palato, molto equilibrato e persistente in bocca, lo immagino servito ad un aperitivo magari con qualche crostaceo crudo.