La Vetrina dell’ Amarone 2022

La Vetrina dell'Amarone 2022

Dopo due anni di stop, e con un panorama internazionale tutt’altro che tranquillo torna protagonista l’ Amarone della Valpolicella. Nel cuore della Valpolicella La Verina dell’ Amarone 2022 ha il compito di riportare ai banchi d’assaggio il celebre vino veronese. Per dare modo a tutti di creare un contatto con questo grande vino da meditazione, addetti ai lavori o semplici appassionati.

La manifestazione rientra nel progetto della manifestazione Palio del Recioto e dell’Amarone che tradizionalmente si svolgerà a Negrar nel week end pasquale, per capirci  dal 16 e 18 aprile.

Il Palio del Recioto e Amarone della Valpolicella

Il Palio è giunto alla 68′ edizione, torna nel 2022 ampliando ancora di più gli eventi e gli intrattenimenti.

Per le persone che vorranno trascorrere qualche ora tra le colline della Valpolicella, tra bellezza e un calice di vino.

Un programma che racchiude al suo interno territorio, eccellenza e cultura, con alcune novità sul fronte della degustazione dei vinigastronomia, teatro e appuntamenti culturali passando dalle visite guidate alla “Villa dei Mosaici”.

Solo nominare il Palio del Recioto si respira già l’aria di festa paesana che questa manifestazione rievoca, ma il progetto è sempre più rivolto ai produttori vitivinicoli, e ad integrare il comparto produttivo nella manifestazione.

Non dimentichiamo che il Recioto era di fatto il vino prodotto e consumato abitualmente in tutte le famiglie della zona. Quindi mantenere vivo il palio vuol dire mantenere viva tradizione e cultura popolare.

Importante novità l’apertura al pubblico della bellissima Villa dei Mosaici, visite guidate illustreranno ai fortunati il luogo che è da qualche anno al centro di un importante progetto di restauro.

Di seguito il programma della manifestazione:

https://citynews-veronasera.stgy.ovh/~media/44435480388728/programma-palio-del-recioto-2022-2.pdf

Villa Mosconi Bertani

 

Villa Mosconi Bertani
Villa Mosconi Bertani

Due giorni di degustazione si sono svolte il 26 e 27 marzo nella splendida location di Villa Mosconi Bertani vicino a Negrar, nelle splendide sale si sono date appuntamento 20 cantine:

 

 

 

  • Albino Armani
  • Villa Crine
  • Terre di Leone
  • La Marega
  • Benedetti la Villa
  • Manara
  • Roberto Mazzi
  • Paolo Cottini
  • Cantina Valpolicella Negrar
  • Tenuta Santa Maria
  • Damoli
  • Le Bertarole
  • San Rustico
  • Boni Alessandro
  • La Quena
  • Corte Martini
  • Villa San Pietro Winery
  • Franchini
  • Nepos Villae
  • Rubinelli Vajol

Ogni produttore ovviamente ha proposto in assaggio una o più annate di Amarone della Valpolicella, celebre vino rosso da meditazione. Con piacere devo dire che ho visto una forte presenza di giovani.

Presenti non  solo per assaggiare il vino, ma soprattutto capire il prodotto e farsi guidare dal produttore all’interno di un percorso olfattivo e gustativo unico.

Sì perché diciamolo, quando si partecipa a una manifestazione che propone un prodotto di gran livello come l’ Amarone della Valpolicella è difficile trovare un vino con difetto.

La cosa che invece si deve fare è lasciarsi trasportare dai sensi e incantare dal racconto, cercare la sfumatura dettata dalla posizione del vigneto, differenze del terreno, e chi più ne ha più ne metta.

 

Villa Mosconi Bertani
Villa Mosconi Bertani

Perché anche se parliamo di una zona circoscritta non vuol dire che il prodotto finale sia uguale, la differenza geologica del terreno da zona a zona e l’esposizione del vigneto rispetto al sole rende la stessa denominazione molto diversa per alcuni punti.

Terreni per composizione di materiali diversa dona sentori diversi, ma anche la flora e la gestione della stessa creano diversità che poi si percepisce nel calice.

Avevo bisogno di tanta bellezza, dei luoghi, dell’atmosfera, dei prodotti, una bella giornata di sole circondata dal bello e inebriata dai profumi di frutta rossa e spezie che solo l’Amarone sa donare.

Amarone della Valpolicella
Amarone della Valpolicella

 

 

Cremoso per #anteprimaamarone2019

Ecco al via la 15° edizione dell’ Anteprima Amarone annata 2015, è anche l’ edizione che festeggia i 50 anni della denominazione, anno importante per questo vino trà i più venduti ed apprezzati.

Com’è ormai noto questo eccellente vino nasce da un’ errore di Adelino Lucchese cantiniere a Negrar. Allora, in Valpolicella, si produceva il Recioto Amaro, un vino passito dolce, contrariamente al nome. Si narra che quando Lucchese assaggiò il contenuto di quella botte, lasciata fermentare un po’ troppo, esclamò: “Ma questo non è amaro, è amarone!”.

Al di là di com’è nato l’Amarone, ne esistono molte versioni e molte cantine che ne rivendicano la paternità, direi che la qualità anche quest’anno è molto alta, un’annata quella 2015 molto buona dal punto di vista climatico e ovviamente tutte le caratteristiche si ritrovano ora che il vino è finalmente in bottiglia.

Presenti più di 60 etichette ognuna con caratteristiche di colore, olfatto e sapore diverso, frutto del sapere e della maestria di chi lavora in e per la cantina.


Anteprima Amarone 2019

Nel mio piccolo ho voluto rendere omaggio a una delle prime anteprime 2019 con una ricetta che ho preparato quasi un’anno fa, ma che ho dovuto testare e bilanciare più volte. Inserire l’Amarone in un dessert non è cosa facile, per questo definisco questo un dessert e non un doce, la dolcezza è presente in minima parte, data solo dal poco zucchero presente, poi il cacao, la nocciola e il burro attutiscono l’acidità dell’ Amarone e lo amalgamano al tutto.

Ingredienti per 2 porzioni:

400 gr di panna fresca

100 ml di Amarone della Valpolicella Valentina cubi

2 gr di colla di pesce

1 cucchiaio di cacao amaro

1 cucchiaino di zucchero moscovado

70 gr di nocciole tritate

riccioli di cioccolato

Per il crumble:

40 gr farina di riso Melotti

20 gr di zucchero moscovado

20 gr di burro freddo

sale

Procedimento:

Nella planetaria lavora con la foglia lavora burro e zucchero, aggiungi farina e sale.

Su placca da forno stendi l’ impasto formando delle palline irregolari, indorna a 180° per 20 minuti.

Versa l’ amarone in pentolino, fai scaldare e con l’ aiuto di uno stuzzicadenti dai fuoco al vino in modo da diminuire l’alcool, fai raffreddare.

In una ciottola con acqua fredda fai ammollare la colla di pesce per 10 minuti, trascorso il tempo strizza bene e fai sciogliere 20 secondi a micro onde.

Versa la panna nel boccale del frullatore a immersione, aggiungi il vino, le nocciole e la colla di pesce, monta per qualche minuto con frullatore a immersione.

Versa i 2/3 della crema in una ciotola e aggiungi il cacao e lo zucchero, monta ancora con frullatore a immersione.

Nel fondo del bicchiere versa 2 cucchiai di crumble, qualche riccio di cioccolato, versa la crema al cioccolato, crumble e crema all’ Amarone, finisci con granella di nocciole, crumble e riccioli di cioccolato.

Cremoso all’Amarone

Risotto Amarone radicchio rosso e Monte Veronese

Risotto Amarone radicchio rosso e Monte Veronese

Il riso sta bene accostato a qualsiasi ingrediente, ma secondo me preparato con il vino Re della Valpolicella e radicchio rosso ha una marcia in più. Il Risotto Amarone radicchio rosso e Monte Veronese ormai è un classico della cucina Veronese.

E pensare che tutto nasce dall’errore di un povero cantiniere.

Nella ricetta  ti spiego alcuni trucchi per creare un Risotto Amarone gradevole a tutti questo piatto, è risaputo che la presenza del vino in una ricetta magari non può essere gradita a tutti.

Specialmente se parliamo di un vino così corposo e presente nella ricetta com’è l’Amarone, un vino morbido del sapore, dovuto all’appassimento delle uve, ma comunque dai sentori forti, frutta rossa matura, note speziate.

Ingredienti per 4 persone:

  • 380 gr riso Vialone Nano
  • 350 ml Amarone della Valpolicella
  • 1 Radicchio Rosso tipo Verona
  • 60gr grana padano per la cialda.
  • 100 gr Monte Veronese stagionato 12 mesi

Per il brodo:

  • Un taglio di scamone di manzo per il brodo
  • 2 cipolle gialle
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano verde
  • olio evo
  • Sale
  • Pepe nero

Procedimento per Risotto Amarone radicchio rosso e Monte Veronese

Prepa il brodo, nella casseruola adagia il taglio di carne, una carota sbucciata, una cipolla e sedano aggiungendo l’acqua, circa 2 lt, lasciare bollire per 2 ore.

Nel frattempo versa l’Amarone in un pentolino e fai cuocere a fuoco basso.
Quando comincia a sobbollire con l’aiuto di un’accendino o fiammifero accendi  il fuoco all’interno del pentolino, questa operazione di fiammatura serve a bruciare l’alcool presente nel vino.

Quando si spegne la fiamma copri con coperchio e metti il pentolino da parte.

Sbuccia la cipolla e trita finemente, soffriggi con un filo d’olio fino a farla dorare.

Sminuzza il radicchio e aggiungi alla cipolla, fai cuocere per 15 minuti, bagna il radicchio con due mestoli di brodo, aggiusta di sale e pepe.

Per la cialda di grana padano accendi il forno a 200°, su carta forno cospargi il grana padano in modo da formare un velo sottile. Nel mio caso se guardi la foto ho creato una striscia.

Inforna per 8 minuti, togli dal forno e lasciate raffreddare dando la forma che più vi piace, io con un coppa pasta ho dato una forma concentrica.

In un tegame fai tostare il riso per 3 minuti a fuoco vivo, aggiungi il radicchio e portate a cottura bagnando il riso con il brodo. Circa a metà cottura aggiungi il vino, assaggia e se serve aggiustate di sale e pepe.

Dopo circa 16 minuti quando il riso è quasi cotto spegni il fuoco, aggiungi il Monte Veronese grattugiato e manteca mescolando energicamente, fai riposare qualche minuto coperto con canovaccio.