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Grande lievitato per tutto l’anno CaraMela

CaraMela il grande lievitato per tutto l'anno

Ho voluto creare questo grande lievitato annuale, e con questo termine intendo una dolce coccola adatta a tutte le stagioni, dalla forma rettangolare, quindi diversa dalla solita forma a cupola alta o bassa.

Parliamo dei sapori di questo dolce, la mela essiccata che incontra il caramello salato, dolcezza bilanciata e qualche tocco leggermente sapido, questo perché il caramello è inserito nell’impasto sotto forma di Fudge a cubetti e quindi dona qualche leggero tocco.

Un dolce soffice, un grande lievitato alveolato, creato come sempre con il mio lievito madre.

Nei piani dovevo pubblicare questa ricetta prima di Pasqua 2024, ma il destino ha deciso di fermarmi per un po’, di farmi vivere una nuova avventura fisica, che sinceramente parlando ha messo in pausa anche la voglia di comunicare attraverso il blog.

Finalmente però arriva maggio e tutti i sacrifici fatti sembrano dare i loro frutti, l’intervento, il riposo, ascoltare i medici in modo assoluto…

Ora pubblico perché è arrivata la fase della ripresa con la riabilitazione, si vedono e sento su me stessa i miglioramenti, e voglio paragonare i miei miglioramenti fisici alla crescita personale nel gestire il lievito madre e i grandi lievitati.

CaraMela (sì il nome va scritto proprio così) è un’inno agli ingredienti, al gusto e al piacere dei sensi.

Ingredienti per tre stampi rettangolari da 500 gr:

Primo impasto:

  • Farina Petra 6384 240 gr
  • Lievito madre 95 gr
  • Tuorlo 55 gr
  • Zucchero 70 gr
  • Burro bavarese a pomata 105 gr
  • Acqua 130 gr

Secondo impasto:

  • Tutto il primo impasto
  • Farina Petra 6384 95 gr
  • Zucchero 70 gr
  • Miele di acacia 25 gr
  • Tuorli 60 gr
  • Burro bavarese a pomata 115 gr
  • Fudge 90 gr
  • Mele essiccate Ventura 120 gr
  • Confettura di albicocche 50 gr
  • Una bacca di vaniglia
  • Acqua 50 gr
  • Sale 6 gr
  • Amido di mais 2 gr
  • Burro bavarese per puntatura

Fudge al caramello salato:

  • Panna fresca 200 ml
  • Sciroppo glucosio 50 gr
  • Zucchero 100 gr
  • Burro salato 50 gr
  • Sale in fiocchi Maldon

Per guarnire:

  • Cioccolato bianco 300 gr
  • Caramello topping 30 gr
  • Noci pecan
  • Sale in fiocchi Maldon

Procedimento:

Fudge:

Per prima cosa prepariamo il fudge al caramello salato, ingrediente di consistenza morbida che in cottura si scioglierà creando un piacevole contrasto dolce/salato, le dosi indicate nella ricetta sono maggiori rispetto all’occorrente, ma si conserva benissimo in freezer per le infornate future.

In un pentolino porta a 122° la panna, zucchero e sciroppo di glucosio, togli dal fuoco e aggiungi il burro, mescola bene.

Versa il composto negli stampi, io utilizzo degli stampi in silicone, lo spessore del fudge deve essere di circa 1 cm, aggiungi qualche fiocco di sale e lascia raffreddare.

Primo impasto:

E’ da premettere che per procedere con il primo impasto di un grande lievitato il lievito madre deve essere stato rinfrescato per due volte consecutive, deve essere bello arzillo.

Nella ciotola della planetaria versa acqua, zucchero e lievito, monta il gancio e fai amalgamare gli ingredienti a velocità bassa.

Aggiungi la farina e impasta per qualche minuto fino ad ottenere un impasto omogeneo, aggiungi i tuorli in tre step, avendo cura di incorporare bene gli ingredienti prima di aggiungerne di nuovi.

Controlla che l’impasto sia bene incordato, quando la maglia glutinica è ben sviluppata la massa rimane ben salda al gancio della planetaria, inoltre tirando l’impasto con le dita risulta elastico e non si rompe, forma il classico velo.

Aggiungi il burro poco alla volta, sempre avendo cura di incorporare bene l’ingrediente prima di aggiungerne ancora.

Trasferisci l’impasto in un contenitore graduato dalle pareti dritte, copri con pellicola e fai quadruplicare a una temperatura compresa tra 24 e 26°.

Secondo impasto:

Una volta che la massa sarà quadruplicata trasferisci il contenitore in frigo per abbassare la temperatura.

Versa tutto l’impasto raffreddato nella ciotola della planetaria, aggiungi la farina e inizia ad impastare con il gancio, quando il composto sarà omogeneo aggiungi il miele, la vaniglia, la confettura di albicocche e l’amido di mais.

Mescola i tuorli con lo zucchero e aggiungi all’impasto suddividendo la quantità in tre parti. Incorpora anche il burro a pomata a piccole dosi, a questo punto l’incordatura dovrebbe essere ben formata.

Procedi con il sale e poi con l’acqua suddivisa in due parti, procedi con il fudge tagliato a cubetti e infine le mele disidratate.

Puntatura:

Giunti a questo punto non ci resta che ungere un piano di marmo, acciaio, vetro con del burro, versare l’impasto  e allargarlo con le mani formando uno strato sottile. Lascia asciugare per circa 30 minuti.

Suddividi  l’impasto in tre parti, per gli stampi rettangolari da 500 gr pesa circa 430 gr di impasto, ora inizia a portare i lembi di ogni pezzatura verso il centro fino a  formare delle semi sfere.

Ungi le mani con del burro e effettua la pirlatura, che consiste nel girare l’impasto su se stesso stringendo alla base per chiudere la forma, ripetere per due volte a distanza di 20 minuti.

Allunga il panetto fino a raggiungere la dimensione dello stampo rettangolare, trasferisci l’impasto nello stampo, copri con pellicola e fai lievitare fino al bordo in forno con luce accesa, temperatura ideale sempre 24 26°.

Prima di inserire l’impasto nello stampo ti consiglio di forare il cartone nei due lati corti, nel punto dove dovrai infilzare con gli spilloni un a volta coto.

Cottura:

Togli gli stampi lievitato dal forno e leva la pellicola, preriscalda a 170° , cuoci il grande lievitato per circa 35/40 minuti, al cuore la temperatura deve essere di 93/94° va misurata con un termometro da cucina.

Estrai dal forno, infilza con gli spilloni (in corrispondenza dei fori praticati in precedenza) capovolgi e lascia raffreddare appeso per circa 8 ore, io creo dei supporti utilizzando dei contenitori da cucina o anche delle cassette di legno, quelle utilizzate per il vino.

Farcitura:

Trita il cioccolato bianco e sciogli per un minuti in microonde, aggiungi il caramello e le noci tritate, lascia rapprendere leggermente.

Trascorso il riposo appeso i nostri dolci saranno pronti per essere farciti, estrai gli spilloni e farcisci con il composto preparato in precedenza, qualche fiocco di sale Maldon e lascia asciugare.

Imbusta in sacchetti trasparenti che avrai spruzzato con alcool a 95° per aiutare la conservazione,  sigilla e regala questo grande lievitato tutto l’anno.

 

 

 

 

 

Crostata risino alle fragole

Crostata risino alle fragole

Che ne dici sono in ritardo per pubblicare un dolce con le fragole il frutto della primavera?

Dal mio punto di vista no, quando sento altre blogger dire “noi lavoriamo in anticipo” vorrei rispondere ma con la stagionalità come fate.

Se avessi preparato questo dolce in anticipo avrei dovuto usare frutti spagnoli. Nel caso degli asparagi, altro ortaggio primaverile, avrei dovuto scegliere raccolto greco, sinceramente anche no.

Magari poi sono le stesse persone che rabbrividiscono difronte a una bottiglia di plastica, o peggio ancora una cannuccia del materiale innominabile nel loro cocktail!

Il mondo sarebbe migliore, in tanti sensi, se tutti prestassimo attenzione anche alla più piccola azione, anche scegliere verdura e frutta che necessita di trasporti lunghi crea impatto ambientale, inquinamento ecc…

Non ti voglio assillare oltre con argomenti che oramai tutti propongono, passiamo alla ricetta, a questa crostata che elogia la fragola fresca, che unisce la frolla all’impasto del risino, un delizioso dolce mono porzione che si trova con facilità nel veronese.

Il motivo della diffusione di questo dolce nel territorio veronese è dovuta principalmente al riso. Questo cereale infatti viene coltivato nella zona, e lo rende se vogliamo materia prima a km 0.

Alimento che non mancava mai sulle tavole anche in momenti non proprio rosei o sulle tavole delle famiglie meno abbienti.

Ingredienti per uno stampo quadrato da 22 cm:

Per la frolla

  • 150 gr di farina 0
  • 80 gr zucchero di canna
  • 1 uovo
  • 80 ml di olio di semi di vinacciolo

Per il ripieno

  • 100 gr riso Vialone Nano
  • 400 ml latte intero
  • Mezza bacca di vaniglia
  • 2 tuorli
  • 1 limone
  • 80 gr zucchero di canna

Per la farcia di fragole

  • Fragole
  • Zucchero semolato
  • 1 lime

Procedimento per la Crostata risino alle fragole:

Lava le fragole, elimina il picciolo e taglia pezzi piccoli, versa in una ciotola e fai macerare in frigo con un cucchiaio di zucchero, succo e zest di un lime. Per le fragole non indico quantità, se avanzano sono una buonissima macedonia.

Prepara la frolla, nella ciotola della planetaria versa farina, l’olio e lo  zucchero, aziona la macchina con la foglia e fai amalgamare.

Aggiungi l’uovo e lascia che la macchina crei un’impasto omogeneo, avvolgi nella pellicola e fai riposare in frigo per un’ora.

Ora tocca al ripieno, taglia la vaniglia a metà, estrai i semi e trasferisci semi e bacca in un pentolino dove avrai versato il latte, aggiungi anche la buccia di mezzo limone

Scalda il latte, quando sarà a bollore estrai il baccello di vaniglia e la scorda d limone, versa lo zucchero, mescola fino a che si scioglie.

Versa il riso nel latte e fai cuocere fino a quando sarà molto morbido, togli dal fuoco e fai intiepidire, in una ciotola sbatti grossolanamente i tuorli e aggiungi al riso, amalgama bene e fai raffreddare.

Stendi la frolla con un mattarello fino ad ottenere uno spessore di 3 mm, fodera lo stampo, io ho utilizzato uno stampo quadrato microforato, quindi non serve ungere.

Fodera lo stampo ed elimina la pasta in eccesso, versa la crema di riso e livella con l’aiuto di una spatola, inforna a 180° per 40 minuti.

Estrai la torta dal forno e lasca raffreddare, guarnisci con le fragole fresche.

 

Recioto della Valpolicella Sentori

Recioto della Valpolicella Sentori il panettone dedicato

Potremo definire il Recioto della Valpolicella  come progenitore del famoso Amarone della Valpolicella, vino prodotto e consumato da sempre dalle famiglie della  celebre zona a nord di Verona. Sentori è il mio panettone dedicato e ispirato da un pezzo di storia veronese, e ha forse la presunzione di elogiare l’antico vino della Valpolicella.

Sentori infatti vuole raccontare a tutto tondo il famoso nettare veronese, nei sentori che in esso si trovano in degustazione come le ciliegie, ma anche negli  abbinamenti che solitamente sono proposti, ad esempio col cioccolato fondente.

Perché le noci, semplicemente perché l’ albero da cui si raccoglie il frutto della noce è molto presente sul territorio veronese, io personalmente fatico a ricordare in campagna una famiglia che non ne abbia almeno una pianta nel proprio terreno.

Quindi il Recioto è un vino ottenuto con la tecnica dell’appassimento, il nome deriva dal dialetto “recie” orecchie, solo la parte più alta e perfetta del grappolo veniva posta nelle arelle ad appassire.

Un vino da meditazione, ed è riflettendo su questo termine che ho stabilito che il mio Sentori sarebbe stato prodotto in pezzatura da 500 gr. Non è un grande lievitato di quantità, ma una coccola a fine pasto, magari mentre rilassati in poltrona davanti al camino si sorseggia un buon calice di Recioto della Valpolicella.

Ingredienti per 2 panettoni da 500 gr:

Primo impasto:

Crema al cioccolato da utilizzare nel secondo impasto:

  • 130 gr cioccolato fondente all’ 80%
  • 30 gr burro bavarese

Gelatina di Recioto:

  • 30 gr di Recioto della Valpolicella
  • 12 gr zucchero
  • 1 gr colla di pesce

Secondo impasto:

  • 80 gr farina 6384 Petra
  • 60 gr zucchero
  • 20 gr miele di acacia
  • 50 gr tuorli
  • 100 gr burro bavarese
  • Crema di cioccolato
  • 130 gr ciliegie essiccate
  • 30 gr gelatina di Recioto
  • 1 bacca di vaniglia
  • 40 gr acqua fredda
  • 5 gr sale

Per guarnire:

  • Noci a pezzetti
  • Granella di zucchero

Procedimento:

Rinfresco del lievito:

Per prima cosa è giusto premettere che la pasta madre deve essere arzilla e pimpante, durante il periodo di produzione dei grandi lievitati, va rinfrescato tutti i giorni.

Premetto che io per questione di gestione impasto e attività lavorativa effettuo il primo impasto il mattino presto, questo per due motivi, durante la giornata l’impasto ha il tempo di quadruplicare, inoltre il primo impasto è molto più veloce da preparare del secondo impasto, quindi riesco tranquillamente a preparalo al mattino.

La sera precedente rinfresco il lievito intorno alle 19.00, in una ciotola 35 gr di pasta madre, 70 gr di farina W330, 45% del totale di acqua, procedi con il normale rinfresco e lascia raddoppiare, devono essere eseguiti tre rinfreschi consecutivi.

Primo impasto:

Il mattino il lievito sarà raddoppiato, quindi possiamo iniziare col primo impasto. Nella ciotola della planetaria versa le farine, zucchero, lievito e acqua, aziona la planetaria, l’impasto va lavorato con gancio.

Quando la massa sarà compatta e tenace inizia ad aggiungere i tuorli, in tre step, attendi che la dose precedente sia stata assorbita dall’impasto prima di aggiungere ancora tuorlo.

Inizia ad aggiungere il burro che deve essere a pomata, basterà lasciare il burro un’oretta fuori dal frigo. Anche il burro va aggiunto in tre volte, avendo cura di far assorbire all’impasto il burro precedente.
L’impasto dovrà essere lucido, morbido ed elastico, pizzicando l’impasto con le dita dovrà formare il famoso velo, uno strato sottile che non si deve spezzare.
Trasferisci impasto un un contenitore dai bordi dritti e lisci, copri con pellicola e fai quadruplicare in forno con luce accesa a una temperatura di 28°.

Mentre preparo il primo impasto imposto anche la crema al cioccolato e la gelatina di Recioto:

Crema al cioccolato:

Trita il cioccolato e trasferisci all’interno di una ciotola, fai sciogliere in microonde, mescola bene aggiungendo il burro, copri con pellicola e una volta raffreddato conserva in frigo.

Gelatina di Recioto:

In un pentolino versa il vino e lo zucchero, fai bollire per quattro minuti, aggiungi la gelatina che avrai fatto ammollare in acqua fredda. Trasferisci in una ciotola, copri con pellicola e lascia raffreddare.

Secondo impasto:

La sera l’impasto sarà quadruplicato, riponi in frigo per abbassare la temperatura, nel frattempo prepara il burro e la crema di cioccolato entrambi devono essere a pomata.

Nella ciotola della planetaria versa la farina, tutto il primo impasto, la gelatina aziona la macchina e fai amalgamare.

Aggiungi lo zucchero, il miele. la vaniglia e un terzo dei tuorli quando dopo qualche minuto l’impasto risulterà omogeneo aggiungi sempre in modo graduale il burro, i restanti tuorli e la crema di cioccolato,  infine il sale.

Quando l’impasto sarà incordato e pizzicando con la mano si formerà il velo è ora di aggiungere le sospensioni, nel nostro caso ciliegie essiccate.

Pirlatura:

Versa la massa su un piano di lavoro imburrato, dividi l’impasto in due, per ogni pirottino pesa 540 gr di impasto, effettua piega a tre per dare forma al panetto e proseguo la prima pirlatura.
La pirlatura consiste nel ruotare l’impasto con i palmi delle mani per dare una forma rotonda e dare consistenza. Operazione da ripetere due volte a distanza di 20 minuti.
Quando effettuo l’ultima pirlatura chiudo l’impasto pizzicando il fondo con la mano e lo posiziono nel pirottino, copro con pellicola e faccio lievitare in forno con luce accesa fino al mattino, circa 6 ore, fino a 1 cm dal bordo.

Cottura:

Il mattino togli i panettoni dal forno e rimuovi la pellicola, fai scaldare statico a 170°.
Inforna i panettoni nella parte inferiore del forno, devono cuocere per 45 minuti. Trascorso il tempo apri leggermente il forno e misura la temperatura al cuore, deve essere 93°.
Infilza i panettoni alla base con appositi spilloni o con degli aghi da calza, capovolgi i panettoni  e appoggiali su di un supporto, devono restare capovolti per 10 ore.

E’ ora il momento di glassare il nostro soffice panettone con cioccolato fuso, sciroppo di glucosio sciolti assieme, finire il tutto con noci e granella di zucchero.

L’abbinamento perfetto senza dubbio è un buon calice di Recioto della Valpolicella.

Per conservare al meglio i panettoni spruzza nel sacchetto dell’alcool per liquori.

Namelaka al cioccolato bianco con chutney agli agrumi

namelaka al cioccolato bianco

La namelaka al cioccolato bianco è una crema versatile, che può essere utilizzata per farcire una crostata moderna, o come si vede in foto creare un dolce con impiattamento accattivante.

Ne esistono molte versioni, al limone, al cioccolato fondente, ma io reputo la namelaka al cioccolato bianco la più versatile per abbinamenti.

Come in questo caso, abbinata ad un chutney agli agrumi con Malfy Gin all’arancia, un tocco di acidità per contrastare la dolcezza della crema.

Ingredienti per 12 semi sfere da 3 cm:

Ingredienti per la namelaka:

  • 60 gr latte intero
  • 5 gr sciroppo di glucosio
  • 2,5 gr di colla di pesce
  • 90 gr cioccolato bianco
  • 125 ml panna fresca
  • 1/2 bacca di Vaniglia

Ingredienti per il chutney di arance:

  • Arancia 1
  • 50 ml gin Malfy all’arancia
  • 200 ml di succo d’arancia
  • 3 cucchiai di zucchero
  • Un pizzico di pepe bianco
  • Granella di pistacchi

Procedimento per la namelaka al cioccolato bianco:

In acqua fredda fai ammollare la colla di pesce per di minuti.

In un pentolino portare ad ebollizione il latte, il glucosio, aggiungi la colla di pesce strizzata e  i semi della bacca di vaniglia.

Trita il cioccolato bianco e fai sciogliere a  bagnomaria, incorpora composto il composto precedentemente portato ad ebollizione, mescola bene e aggiungi la panna liquida fredda.

Versa la crema  nelle semi sfere del diametro di 3 cm e fai solidificare in frigo per almeno 6 ore.

Procedimento per il chutney agli agrumi:

Lava bene l’arancia e taglia a pezzi, elimina eventuali semi. In un pentolino fai cuocere arancia a pezzi, zucchero e succo all’arancia per circa 20 minuti.

Aggiungi il gin e il pizzico di pepe, fai cuocere ancora 10 minuti, frulla con frullatore a immersione e fai raffreddare.

Sforma le sfere con l’aiuto di un coltello, impiatta con knel di agrumi e granella di pistacchio.

 

Dessert al mango e fava tonka

Oggi tocca a lui, il mio dessert al mango. Una coccola dolce a fine pasto con tutto il gusto della frutta tropicale, e una base che ricorda il famoso tiramisù.

Reputo il dessert una cosa che non deve mai mancare in un menù, come non deve mai mancare l’antipasto, o aperitivo di benvenuto. E’ la giusta conclusione di un momento che serve sì per rifocillarsi, ma anche per rigenerarsi.

In particolare i dolci alla frutta sono tra i miei preferiti, non nascondo che il mio dolce preferito è la classica crostata di frutta fresca.

Il Mango frutto tropicale di origine indiana, ricco di vitamina C e A, apporta anche una buona quantità di beta carotene, tutti nutrienti molto utili al nostro corpo.

Nutrienti simili a quelli che troviamo nei nostri frutti autunnale, come: mandarino, uva, cachi e melograno.

In Italia il mango viene consumato principalmente fresco, crudo, come ingrediente di macedonie, e quindi perché non utilizzare questo dolce frutto leggermente acidulo nel mio dessert.

Ingredienti per 4 coppette diametro 8 cm:

  • Mango 1
  • 150 gr di mascarpone
  • Succo mango maracuja Pfanner
  • Zucchero semolato
  • Fava tonka
  • 2 uova

Procedimento per il dessert al amngo:

Per prima cosa sbuccia il mango e taglia a piccoli cubetti, trasferisci in una ciotola e aggiungi 2 cucchiai di zucchero, copri con succo di frutta e lascia macerare per circa 2 ore anche fuori dal frigo.

Dividi i tuorli dagli albumi, aggiungi un cucchiaio di zucchero ad entrambi.

Monta gli albumi a neve ferma, monta i tuorli fino a farli diventare di colore chiaro, devono formare delle bollicine.

In un a terrina versa il mascarpone e lavoralo con un cucchiaio, aggiungi le uova montate e amalgama il tutto.

Aggiungi i tuorli montati a neve e mescola bene dall’alto verso il basso per non farle smontare.

Taglia i savoiardi in modo da creare uno strato all’interno delle coppette, bagna con succo di frutta, aggiungi la crema, qualche pezzetto di mango e una grattugiata di fava tonka.

Ripeti l’operazione una seconda volta. Fai riposare in frigo qualche ora, poi servi.

 

Fiori di glicine in cucina, le mie crostatine

Crostatine con fiori di glicine

E’ arrivata la primavera, con lei e le sue temperature miti fioriscono le piante da frutto, ma anche quelle considerate ornamentali, ad esempio il glicine. Hai voglia di scoprire come utilizzo i fiori di glicine in cucina?

Dal profumo avvolgente ma delicato, il sapore persistente ma vellutato. Fino ad oggi ho utilizzato i fiori del glicine per completare ad esempio un risotto con Monte Veronese o per le classiche frittelle, in cui si pastella e si frigge il fiore intero.

Oggi ho voluto fare un passo in più in cucina, e provare a trasformare i petali del glicine in una confettura profumata per esaltare le mie crostatine alle mele.

Ovviamente i fiori sono commestibili e si possono utilizzare in cucina, devi avere solo la cura di non raccoglierli vicino alle strade, cogli l’occasione di una passeggiata per scovare qualche pianta in aperta campagna.

Ingredienti per 6 crostatine 8 cm di diametro:

Per la frolla:

  • 150 gr farina 0
  • 150 gr farina di nocciole
  • 2 uova
  • 20 ml di olio di vinacciolo
  • 50 gr zucchero
  • 3 gr di lievito per dolci
  • Buccia di un limone grattugiata

Per confettura e guarnizione:

  • 150 gr di petali dei fiori del glicine
  • 6 cucchiai di zucchero
  • 150 ml di acqua
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 50 ml vino Franciacorta (in alternativa succi di 1/2 limone)
  • 1 Mela Golden
  • Succo di limone per non far annerire la mela tagliata
  • Nocciole intere
  • Nocciole tritate

Procedimento per le crostatine con fiori di glicine:

Come già detto i fiori di glicine in cucina si possono usare, adesso prepariamo la marmellata.

Lava bene i fiori, asciugali, strappa i petali e trasferisci in una ciotola, ci vorranno circa sette grappoli di glicine per arrivare ai 150 gr.

In una casseruola versa l’acqua e i petali dei fiori di glicine, accendi il fuoco a fiamma bassa, aggiungi zucchero e vaniglia.

Quando il composto inizia a sobbollire aggiungi il vino, o in alternativa il succo del limone. Questa operazione serve a far mantenere il colore viola ai fiori.

Dopo circa 40 minuti la confettura inizia ad addensare, spegni il fuoco e lascia riposare, frulla con frullatore a immersione.

Nella planetaria versa le farine, lo zucchero, le uova e l’olio, aziona e fai amalgamare. Aggiungi la buccia di limone grattugiata e continua ad impastare fino ad ottenere un panetto compatto.

Avvolgi con pellicola e fai riposare 30 minuti in frigo.

Stendi la frolla con il mattarello fino a ottenere uno spessore di 5 mm, ricava sei  dischi dal diametro di 11 cm, fodera gli stampi e forali sul fondo con una forchetta.

Come vedi nella foto ho voluto dare alla frolla una forma morbida, quasi a similare un fiore o del tessuto

Crostatine con fiori di glicine
Crostatine con fiori di glicine

 

 

 

 

 

 

 

Suddividi la confettura negli stampi, guarnisci con fette di mela che avrai sbucciato e tagliato a fette spesse 2mm, per evitare che la mela annerisca bagna con succo di limone.

Guarnisci con nocciole e nocciole tritate, cuoci a 180° per 40 minuti.

Mini crostatine con Recioto di Gambellara Classico

mini crostatine con frutta fresca

Oggi vi lascio la ricetta delle mini crostatine con tanta frutta fresca. La frolla è creata con farina al carbone vegetale che rende il tutto moderno, mantenendo un sapore rustico e molto facile da digerire.

A mio avviso un dolce, soprattutto se pensato per concludere il pasto deve essere buono sì, ma non eccessivamente grande, un boccone. Inoltre non è previsto l’utilizzo di creme, oltre alla frutta fresca, quindi non avete scuse per non provarli!!

Un dolce adatto per concludere il pasto con dolcezza, si può abbinare un Recioto di Gambellara Classico 2011 della Cantina Lino Sordato di Montebello Vicentino.

L’uvaggio è Garganega 100%, il colore giallo oro, al naso il vino rilascia sentori di frutta: pesca sciroppata, scorza d’arancia e marzapane, sul finale una nota che ricorda la resina.

Ingredienti per 12 mini crostatine:

  • 75 gr farina di carbone vegetale
  • 75 gr farina 0
  • 50 gr zucchero di canna
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 uovo
  • 30 ml olio evo
  • 2 frutto della passione
  • 1 kiwi
  • 6 fragole
  • Legumi per cottura in bianco

Preparazione:

Impasta nel mixer le farine, il lievito, lo zucchero, olio, uovo, fino a ottenere un panetto compatto, avvolgi con pellicola e far riposare in frigo per un’ora.

Stendi la pasta con spessore di circa 5mm, io cucino la frolla in stampi di silicone per pasticcini mignon, taglio dei cerchi di frolla del diametro di circa 5 cm.

Fodero gli stampi con la frolla, aggiungo all’interno i legumi per non far gonfiare la pasta e inforno a 160° per 18 minuti.

Lasciar raffreddare, elimina i legumi e farcisci con succo del frutto della passione, kiwi e fragole.

Crostata al cacao, fragole e yogurt greco

crostata al cacao con fragole e yogurt greco

La crostata è un classico della cucina, di base la frolla dovrebbe avere tra i suoi ingredienti il burro, ma io ho trovato una valida alternativa nell’olio di semi di vinacciolo, oggi vi lascio la ricetta della mia crostata al cacao.

In questa dolce trovi diverse consistenze, la frolla croccante in cui come scritto sopra non c’è burro, la consistenza della confettura di fragole home made “grezza” non troppo lavorata, e la soffice sensazione data dalla crema allo yogurt bianco, che con la sua nota acidula smorza il dolce della fragola.

Una ricetta che prevede diversi passaggi ma ti assicuro che il risultato saprà ripagare tutto il lavoro.

Ingredienti per uno stampo rettangolare cm 22×9:

Per la frolla:

  • 115 gr farina 0
  • 50 gr zucchero
  • 40 gr cacao amaro
  • 25 gr olio di semi di vinacciolo
  • 1 uovo
  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
  • Legumi secchi per la cottura in bianco

Per la confettura di fragole:

  • 500 gr fragole
  • 4 cucchiai di zucchero

Per la crema:

  • 80 gr panna vegetale fredda
  • 100 gr yogurt greco
  • 40 gr zucchero a velo

Procedimento per la crostata al cacao, fragole e yogurt greco:

Per prima cosa prepara la frolla, nella planetaria sciogliete lo zucchero con l’uovo, aggiungete la farina, il cacao, il lievito e l’olio, impasta fino ad ottenere un panetto omogeneo, avvolgi nella pellicola e fai riposare in frigo per circa mezzora.

Adesso dedicati alla confettura, lava e taglia a pezzetti le fragole, tenendone da parte qualcuna per guarnizione. In una casseruola fai cuocere a fuoco medio le fragole e lo zucchero, fai restringere il tutto, ora la confettura deve  raffreddare.

Stendi la frolla col mattarello, dovrà avere uno spessore di 5mm. Fodera lo stampo con la frolla, e premi con le dita per far aderire, elimina la pasta in eccesso.

Fodera l’interno della frolla con  della carta forno e versa al suo interno i legumi secchi, cuoci in forno a 180° per 20 minuti, elimina i legumi e la carta forno, e cuoci per alti 5 minuti, fai intiepidire.

Sforma la frolla dallo stampo, versa all’interno la confettura di fragole e lascia rassodare per circa 30 minuti.

Nella ciotola  della planetaria montate la panna con lo zucchero a velo e lo yogurt greco, quando sarà montata e ben ferma farcisci la crostata con un generoso strato di crema, poi guarnisci a piacere con ciuffi di crema, fragole e scaglie di cioccolato fondente.

Fai riposare in frigo un paio d’ore prima di servire, dimenticavo con la frolla avanzata puoi formare un cilindro da tagliare a rondelle, saranno dei buonissimi biscotti.

crostata al cacao con fragole e yogurt greco
crostata al cacao con fragole e yogurt greco

Semifreddo con crema al limoncello

Semifreddo con crema al limoncello

Eccomi con la mia proposta per la festa della donna, il mio semifreddo con crema al limoncello, anche se devo essere sincera non ho mai amato festeggiare nel modo che tutti conosciamo l’8 marzo, per molte donne questo giorno significa prendersi del tempo per se, e non deve essere così.

Premesso che la donna non va festeggiata un solo giorno all’anno, e che questa ricorrenza trova origini in un tragico avvenimento noto a tutti, preferisco identificare la figura femminile e i simboli che tutti conosciamo in un dolce, una coccola se vogliamo.

Non amo la mimosa, anzi ammetto che ho un problema con i fiori dal profumo intenso, quindi pensando a un dolce che potesse rappresentare la figura femminile, ho voluto inserire il giallo negli ingredienti, più che nel contesto foto,

Giallo come simbolo di luce, come simbolo di rinascita, della primavera che sta per arrivare, della natura che si risveglia, il limone giallo, il pan di spagna giallo, la crema al limoncello gialla, un raggio di sole d’orato e profumato, che sa di freschezza.

Ingredienti per uno stampo da plum cake 28 cm

Per il pan di spagna:

  • 5 uova
  • 100 gr di zucchero
  • 130 gr farina 00
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • Zeste di 1 limone biologico

Per la crema al limoncello:

  • 300 gr panna da montare
  • 150 ml di crema al limoncello
  • 100 gr zucchero
  • 1 uovo
  • 3 cucchiai di zucchero a velo
  • 2 gr colla di pesce

Procedimento per il pan di spagna:

Nella ciotola della planetaria rompi le uova e versa lo zucchero, inizia a montare a velocità elevata. Quando il composto inizia a montare aggiungi vaniglia e zeste di limone, il composto dovrà quintuplicare.

Aggiungi la farina setacciata, mescola con una spatola dal basso verso l’alto, senza smontare il composto.

Fodera due placche da forno con apposita carta, dividi l’impasto e stendilo bene nelle placche, inforna a 180° per 13 minuti, estrai dal forno e lascia raffreddare.

Procedimento per la crema al limoncello:

Fai ammollare la colla di pesce in acqua fredda per almeno 10 minuti.

In una ciotola capiente versa la panna e la crema al limoncello, inizia a montare con le fruste. Quando il composto inizia ad aumentare di volume aggiungi lo zucchero a velo, continua a montare.

Prendi due terrine, in una versa lo zucchero e il tuorlo, nell’altra versa l’albume. Monta l’albume a neve ferma, stesso trattamento per il tuorlo e lo zucchero che dovranno diventare un composto soffice e spumoso.

Scola la colla di pesce e strizzala bene, in una ciotolina aggiungi un goccio d’ acqua e la colla di pesce, sciogli a microonde per 4o secondi.

Versa la colla di pesce sciolta nel tuorlo montato, a questo punto versa il composto nella panna montata e mescola bene, sempre delicatamente, aggiungi anche albume montato a neve.

Ora assembliamo il semifreddo con crema al limoncello…

Ricava tre strisce di pan di spagna, aiutati con lo stampo da plum cake per le dimensione.

Fodera lo stampo con pellicola trasparente, versa circa quattro mestoli di crema, fino a formare uno strato alto circa 1,5 cm, aggiungi il pan di spagna. Ripeti l’operazione altre due volte.

Copri con pellicola, fai riposare in freezer tutta la notte. Sforma il semifreddo al momento del servizio, taglia e servi.

Nella ricetta è presente la colla di pesce perché nella crema è presente la crema al limoncello che è alcolica, l’aggiunta dell’addensante aiuta la stabilità.

Pasta frolla con ricotta dolce al limone

Torta ricotta dolce al limone

Oggi ricetta delux, pasta frolla con ricotta dolce al limone una vera coccola per la colazione e la merenda.

Trovo che la ricotta dolce al limone sia veramente un ingrediente veramente versatile per i dolci, non solo per la torta che ti spiego oggi, molto buona anche abbinata con delle crepe, oppure per preparare un delizioso dolce al cucchiaio.

La torta di oggi ti farà sentire anche meno in colpa, la frolla che fa da base infatti è preparata con olio di cocco e farina di mandorle, sai come si dice bisogna appagare i sensi ma non sentirsi troppo in colpa.

Ingredienti per uno stampo da 23 cm:

Per la frolla:

  • 180 gr farina 0
  • 100 gr farina di mandorle
  • 60 gr zucchero
  • 80 gr burro di cocco
  • 1 uovo
  • Sale un pizzico

Per la farcia:

Procedimento:

Per la frolla

Nella ciotola della planetaria versa farina, farina di mandorle, zucchero e burro di cocco a temperatura ambiente, aziona e fai amalgamare impastando con la foglia.

Aggiungi l’uovo e un pizzico di sale, fai impastare per circa 10 minuti fino a quando avrai ottenuto un panetto omogeneo. Copri con pellicola e fai riposare in frigo per un’ora.

Prepara la farcia per la pasta frolla con ricotta, in una ciotola versa uova e zucchero e lavora con le fruste, aggiungi la ricotta setacciata e la panna, lavora fino ad ottenere una crema.

Fodera una teglia da forno con cerniera del diametro di 23 cm con carta forno, fondo e bordi.

Stendi la pasta frolla con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di circa 5 mm, fodera il fondo della teglia con pasta frolla, versa la crema di ricotta al limone e farcisci con le lamelle di mandorla.

Inforna a 170° per 70 minuti, forno statico, poi raffredda in forno spento.