Non amo molto la definizione ma credo che chiunque nomini l’ antipasto all’Italiana pensi subito agli affettati e sotto aceti vari.
Per questo ho deciso che la terza versione, quella con la carne avrebbe avuto questo nome.
Forse il più amato, forse con questa farcitura si accontenta davvero i gusti di tutti, senza indugi si può proporre per aperitivo o antipasto mono porzione, trà le tre versioni volendo è anche quella più ecomonica.
Per l’abbinamento col vino stavolta restiamo nel Veronese, più precisamente Soave, Vigneto Sengialta è un vino prodotto con uve delle viti cresciute in un terreno vulcano, basaltico, la conseguenza naturale è un vino minerale, corposo al palato e adatto all’invecchiamento.
Una curiosità in etichetta è riprodotta un’ ape, infatti in questo vigneto Laura produce anche il suo miele, un forte connubio tra vino e bio diversità, vista dalla cantina come uno stile di vita e non una moda.
Ingredienti per 1 mini panettone da 100 gr (1 persona):
2/3 fette di bresaola
1 fetta di prosciutto cotto alla brace
1 cucchiaio di crema di carciofi
1 foglia di insalata gentile
circa 15 olive verdi
1 cucchiaio olio evo
Procedimento:
Taglia il panettone in 5 strati, farcisci il primo in basso con insalata, cotto alla brace e un paté che avrai ricavato frullando le olive con olio evo.
il tramezzino centrale con bresaola e crema di carciofi, prima di incorporare la cupola farcisci con del paté di olive avanzato in precedenza.
In pieno svolgimento l’ edizione numero 19 di Soave Versus, forte di un 2019 si preannuncia un’ ottima annata, anche se un maggio più freddo e piovoso del solito associato a una grandinata che ha compromesso il 22% della produzione.
Manifestazione che si svolge in una delle location più belle di Verona, il palazzo della Gran Guardia.
Evento che ad ogni edizione é sempre più ricca di iniziative ed appuntamenti, apertura ufficiale delle degustazioni sabato 31 agosto alle ore 18.00.
Gli appuntamenti organizzati per questa edizione dal Consorzio Tutela dei Vino Soave e la Stada del vino Soave sono iniziati già venerdì 30, aperitivo lounge bar Wonder in Wonderland e degustazioni nel loggiato soprattutto rivolte ad un pubblico giovane per insegnare il bere consapevole.
Il Soave da Paesaggio a Patrimonio
Sabato si prosegue alle 17.00 con la conferenza il Soave da Paesaggio a Patrimonio che ha come tema l’ eno turismo, tema sempre di grande attualità, di cui il Veneto fa parte in grande stile sia per la proposta turistica ma soprattutto quella vinicola.
Ad animare la conferenza personaggi del calibro di Federico Quaranta, e varie figure di spicco nel mondo del turismo eno gastronomico.
Domenica che segna anche l’ inizio di settembre è invece dedicata al connubio food e wine, tema che mi stà a cuore, in particolare ai profumi non solo del vino, ai piaceri della carne e a un ragionamento Soave e seduzione.
Soave seduzione
Ho avuto il piacere do partecipare al talk show condotto da Francesca Negri suddiviso in più parti, tema conduttore il Soave.
Soavi fragranze, un’ interessante esperienza olfattiva condotta da Francesco Gini, che ci ha portato alla scoperta delle fragranze che compongono due delle sue fragranze, ispirate al Soave Classico e al Recioto, fragranze floreali erbacee per il primo, dolci e aromatiche per il secondo.
I piaceri della carne, sempre degustando ottimo vino tra queste cru Menini, Sengialta, Costeggiola, Castelcerino, Tenda, Pigno, si è parlato di corteggiamento di seduzione e di come il connubio tra cibo e vino anche in questo senso sia importante. Attraverso la tartare e il roastbeef di manzo di Massimo Santacá è sempre più chiaro il fatto che la materia prima è la cosa fondamentale.
Enrico Croatti eclettico chef primo Italiano stella Michelin in Spagna, esperienze in varie parti del mondo ma in particolare a Los Angeles hanno contaminato nella nota creativa la cucina Italiana, assolutamente esaltandola. Se volete sapere cosa co ha fatto gustare guardate I miei post social martedì 3 settembre.
Food & wine
Mai come quest’ anno si vuole mettere in primo piano una delle eccellenze venete per il vino, il Soave, ma anche alcune perle in tema cibo.
Si vuole anche creare sempre più sinergia con I ristoratori Veronesi che in questi giorni proporranno in particolare abbinamenti con il vino Soave.
Alcuni dei ristoranti che partecipano: Osteria ai Osei, Trattoria tre Marchetti, Bottega Vini, Trattoria all’ Isolo.
Ma anche free tasting da Signorvino nello store di Corso Porta Nuova, dove sarà dedicata un’ area degustazione.
Però la fa da padrone il vino, come detto in precedenza più di 40 cantine propongono o loro vini.
Tutti rappresentanti eccellenti della realtà Soave che sempre più si sta affermando non solo in Italia ma nel mondo.
Personalmente è il vino che mi ha fatto avvicinare a questo mondo, in senso molto positivo lo definisco un vino semplice, ripeto assolutamente in modo positivo.
Semplice da capire, semplice da interpretare, nei sapori nei profumi e nelle sensazioni.
I miei preferiti
Come sempre quando mi reco a questo tipo di manifestazioni alla fine tiro le somme, non ho la presunzione di dire cosa è meglio, semplicemente il mio parere.
Canoso 1876
Una piacevole sorpresa, Cantina Canoso 1876, ho assaggiato I loro prodotti per la prima volta al Versus.
Per molti anni produttori per cantine di spicco del panorama Soave, recentemente hanno deciso di produrre con il loro nome il liro prodotto.
Mi è piaciuto molto Soave Superiore DOCG Classico, 80% Garganega, 10% Trebbiano di Soave, 10% Manzoni Bianco, la zona vulcanica conferisce al vino mineralitá, ma non subendo invecchiamento in legno resta fresco equilibrato per aciditá e morbidezza, sicuramente un vino che può essere affinato in bottiglia per scoprire nel corso del tempo l’ evoluzione.
L’ abbinamento perfetto per me con un crudo di pesce ma dalle marinature importante, pepe e agrumi a farla da padrone.
Corte Moschina
A differenza della precedente i vini di Corte Moschina gia li conoscevo, ho voluto provare l’ unico che mancava all’ appello.
Soave Superiore DOCG I Tarai, il nome deriva dal tipo di coltivazione delle vigne in piccole terrazze, qui il legno c’é e si sente, ma serve, lo rende persistente e corposo adatto in abbinamento a una carne di coniglio o quaglia.
Anche questa, come molte delle ricette che scrivo, nasce dalla curiosità di miscelare cose che mi piacciono e trovare l’equilibrio nel farlo diventare un piatto, bilanciare le dosi per creare le mie alici marinate è stata sicuramente una bella sfida.
Premesso ciò devo dire che una delle mie cucine preferite è la Messicana però, allo stesso tempo, credo che la cucina Italiana non ha nulla da invidiare a nessun paese al mondo, mi piace cercare la maniera di ricreare “all’italiana” cose assaggiate appartenenti ad altre culture.
In questa ricetta in particolare troviamo un pesce azzurro fantastico come le alici, che come dicevamo sono marinate, le taccole prodotto versatile della primavera e la farina di Riso Nero Beppino della Riseria Melotti di Isola della Scala.
La farina sarà utilizzata per preparare dei Nachos, le taccole per preparare una salsa simile alla guacamole, e le alici saranno marinate e cotte leggermente in forno per far piacere a tutti il piatto finito, è sempre cosa buona e giusta creare piatti che possano soddisfare tutti i gusti.
Ti lascio di seguito dei link dove puoi trovare maggiori informazioni su farina di riso e taccole:
Ricetta che può essere classificata come antipasto, oppure se ci spostiamo a Venezia “Spunciotti” che in Spagna diventano “Tapas”, in ogni caso si tratta di piccole porzioni di cibo che accompagnano un buon bicchiere di vino.
Nel nostro caso il vino è Cà Bianchi Soave della cantina Le Albare, vino dal colore giallo paglierino, all’assaggio un sentore fruttato e leggera mandorla, al palato persistente e profumato, adatto per accompagnare un piatto come quello che propongo oggi, servito fresco per un’apertitivo estivo.
Ingredienti per 4 persone:
Nachos:
100 gr farina di riso nero
50 gr acqua
sale
Alici marinate:
800 gr di alici
1 cipollotto
1 lime
300 ml di vino Ca Bianchi
prezzemolo tritato
sale
pepe nero
Salsa guacamole:
200 gr taccole
1 cipollotto
1/2 cucchiaino peperoncino in polvere
acqua qb
Olio evo per tutte le preparazioni
Procedimento:
Per prima cosa pulisci le alici eliminando la testa e le lische, delicatamente sotto acqua corrente lavale bene.
Asciuga bene le alici, disponile in una pirofila e copri con una marinata composta dal vino Soave, lime, cipollotto a pezzi, sale, pepe e olio evo.
Nachos: semplicemente impasta farina di riso nero con acqua e sale, stendi il composto su carta forno, deve essere molto sottile. Fai cuocera a 190° per 15 minuti, appena sfornato taglia i nachos e lacia raffreddare su di una grata in modo che si asciughino bene e il risultato sia molto croccante.
Guacamole: lava le taccole, taglia a pezzetti e cuoci a vapore per 15 minuti aggiungendo sale e un cipollotto tritato. Quando saranno cotte trasferiscile nel bicchiere del frullatore ad immersione, aggiungi un po’ di acqua di cottura e del peperoncino in polvere, frulla il tutto, lasciate raffreddare.
Impiatta unendo il guacamole, le alici che hai scolato dalla marinata e che hai spolverato con prezzemolo tritato, ora tocca ai nachos e se ti va qualche rondella di rapanello.
Arriva l’autunno e con lui un grande classico le seppie con i piselli e la polenta, in questo caso come da mia abitudine leggermente rivisitate, la polenta preparata a doc con farina di mais bianco è colorata e insaporita dal nero di seppia, le seppie e i piselli cotti separatamente per rendere i sapori ben distinti.
Alle seppie al nero abbino il vino Monte Majore dell’azienda agricola le Albare di Monteforte d’Alpone in provincia di Verona, questo vino è frutto della scelta dei migliori grappoli del vitigno Garganega, raccolti a mano nella terra del Soave. Dopo un breve appassimento ai primi di novembre l’uva viene vinificata con passione e cura da Stefano Posenato. Dal colore luminoso giallo paglienino, aromatico e persistente è un giusto abbinamento al piatto che proponiamo, in quanto la nota sapida che rimane dopo la degustazione smorza il gusto tendenzialmente dolciastro del piatto. Temperatura di servizio 11-12 °C.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di seppie medie dimensioni
1/2 bicchiere di Monte Majore
1 cipolla
sale
pepe nero
Per i piselli:
400 gr di peselli
200 ml di passata di pomodoro
1 spicchio d’aglio
sale
Per la polenta:
250 gr di farina mais bianco
1,30 di acqua
1 cucchiaino di sale
Procedimento:
prepariamo la polenta, mettete a scaldare l’acqua con il sale, quando arriva a bollore aggiungete la farina poco per volta mescolando con una frusta evitando così la formazione di grumi, fate cuocere a fuoco basso per 50 minuti.
Versate la polenta in una pirofila foderata con carta forno e fate raffreddare. Ricavate quindi quadratini circa cm 4×4 che farete brustoline al forno preriscaldato a 200° al momento del servizio.
Fate soffriggere in un filo di olio evo l’aglio sbucciato, Aggiungete la passata di pomodoro fatta scaldare, quindi Aggiungete i piselli e portate a cottura a fuoco basso.
Tagliatelle le seppie a striscioline sottili. Fate rosolare in olio extravergine d’oliva la cipolla tritata molto finemente, continuate la cottura della cipolla sfumando con il vino. Aggiungete quindi le seppie coprite con un coperchio e fate cuocere per mezz’ora, aggiustate con sale e pepe.
Impiattate come in foto con piselli sul fondo le seppie e quadrati di polenta a guarnire il piatto.