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Tartare estiva

Tartare estiva

Anche quest’anno è arrivato il caldo, il desiderio di cibi freschi e veloci da preparare è più vivo che mai. Per questo oggi ti lascio la ricetta della mia tartare di manzo, anche molto carina come presentazione.

Cosa molto importante, quando si parla di cibo da consumare crudo, è avere un fornitore di fiducia, che proponga al pubblico ingredienti di prima scelta e da filiera controllata.

Nel mio caso quando si parla di carne la mia scelta è sempre Macelleria Gastronomia Melotto, a Isola Rizza paese dove abito. Per questa ricetta su suo consiglio è stata utilizzata dell’ ottima fesa di Chianina certificata.

Polpa magra ma tenera, importante per la preparazione della tartare il fattore tempo, dopo la preparazione a coltello o a macchina la carne deve essere consumata nel più breve tempo possibile.

Ricetta interessante per antipasto, vedi l’impiattamento mio di oggi, ma anche come secondo abbinato a una buona porzione di verdure e qualche crostino.

Abbinamento vino:

Anche se fa caldo non può mai mancare un calice di buon vino. Basta solamente ponderare la scelta e non prediligere vini troppo “pesanti”, concedetemi il termine.

Reduce da un’ evento sul Lago di Garda dedicato ai vino del Garda DOC ti propongo lo Chardonnay della cantina Baroldi Diego,  a Gargnano piccolo comune sulla sponda bresciana del famoso lago del nord Italia. La cantina avviata nel 2015 è guidata da Diego che dopo aver conseguito la laura in Enologia nel 2004 ha maturato esperienza in importanti realtà del territorio.

L’evento che si è svolto lo scorso week end nella bellissima Lazise è Garda Wine Stories, una due giorni di degustazioni e banchi d’assaggio decicate ai vini del territorio del Garda. Perché si conosce al meglio un prodotto conoscendo anche il territorio in cui nasce e esce.

Di norma avrei abbinato a una tartare di manzo un vino rosso non troppo strutturato, ma quando ho assaggiato Disidoro ho subito pensato potesse sostenere l’abbinamento con carne rossa,

I sentori fruttati ma delicati, la leggera nota sapida e la persistenza al palato lo rendono adatto ad accompagnare questa ricetta, composta da carne rossa, ma anche verdura di stagione e una salsa fresca e leggera.

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr di tartare di fesa di Chianina
  • 2 zucchine
  • 2 scalogno
  • Olio evo
  • Erba cipollina qb
  • Sale
  • Pepe bianco

per la salsa tzatziki

  • 100 gr yogurt greco
  • 1 cetriolo fresco di medie dimensioni
  • 1 spicchio d’aglio
  • 5 foglie di menta
  • Olio evo
  • Sale

Preparazione della tartare di manzo:

Lava il cetriolo e taglia con una grattugia a julienne, lascia sgocciolare per 10 minuti nello scola pasta in modo che venga eliminato il liquido in eccesso.

Trita finemente lo spicchio d’aglio e le foglie di menta, in una ciotola versa yogurt, cetrioli, aglio, menta, un filo d’olio evo e sale, mescola bene e conserva in frigo.

Prepara le zucchine, lava e taglia a strisce sottili le zucchine, trasferisci in una pirofila e aggiusta di sale, cuoci in microonde per 1 minuto alla massima potenza.

Su un foglio di carta da forno adagia  quattro fette di zucchina leggermente sovrapposte, schiaccia con un mattarello in modo da fissare le fette tra di loro.

Nel mixer trita lo scalogno con un filo d’olio, sale e pepe, versa la carne in una ciotola, aggiungi il trito e amalgama bene con un cucchiaio.

Distribuisci la tartare sulle fette di zucchina, arrotola per formare una sorta di cilindro, guarnisci con la salsa che avrai conservato in frigo, aggiungi erba cipollina tritata.

 

 

 

Involtini con carne salada del trentino

Involtini di carne salada del trentino

Voglia di cose fresche con questo caldo, uno dei miei grandi alleati in cucina in questo periodo è la carne salada del trentino.

Da manzo adulto allevato al pascolo, preparata secondo antiche ricette, oggi ti spiego come preparare i miei involtini con carne salada del trentino.

Originaria del Trentino e dell’ alto Garda, la carne salada è un’antico metodo di conservazione della polpa magra del manzo adulto.

La fesa d’anca è la parte più pregiata per la preparazione del nostro ingrediente principale di oggi.

Può essere utilizzato anche il girello o la fesa, ma solitamente quando vengono impiegati questi tagli il prodotto finale è considerato meno pregiato, rispetto alla fesa d’anca.

Inutile dire che essendo un prodotto tipico le ricette si tramandano di generazione in generazione, in particolare la tecnica di massaggio della carne e le dosi degli aromi che le conferiscono un sapore così particolare.

Ricca di proteine, ma considerato un cibo magro, veramente versatile in cucina, si può utilizzare cruda, condita con olio e limone.

Oppure cotta, una leggera scottata in padella o alla brace, come del resto avviene nei luoghi in cui nasce.

In abbinamento a questi semplici involtini una salsa che oramai è diventato il mio cavallo di battaglia: yogurt greco e curcuma.

Una leggere salsa che mescola la leggera punta acida dello yogurt, la dolcezza della curcuma e il bouquet aromatico che sprigiona l’olio extra vergine d’oliva.

Quello buono Italiano, e meglio ancora del vostro territorio.

Ingredienti per 4 persone:

  • 20 fette di carne salada trentina (non troppo grandi)
  • 6 zucchine
  • 150 gr yogurt greco Fage
  • 2 cucchiaini di curcuma in polvere
  • Olio evo
  • 1 limone
  • Sale
  • Pane da tostare

Procedimento per gli involtini di carne salada trentina:

Per prima cosa lava, asciuga e taglia le zucchine a fette spesse 2 mm con una mandolina, grigliale con un filo di olio evo e sale fino a quando saranno morbide. lascia raffreddare su un piatto con carta assorbente.

Sul tagliere disponi le fette di carne salada piegate a metà per la lunghezza, ora disponi le zucchine, avendo cura che la parte verde sia allo spesso livello della piega della carne.

Arrotola chiudendo bene l’involtino su se stesso, fai riposare in frigo mentre prepari la salsa.

Fai tostare in un padellino senza nessun condimento la curcuma in polvere, per un minuto.

Apri la confezione dello yogurt, aggiungi la curcuma, un pizzico di sale e 2 cucchiai di olio evo, mescola bene e la salsa è pronta.

Infine appena prima di impiattare tosta delle fette sottili di pane, perfetto abbinamento.

Impiatta cinque involtini a porzione, la salsa, il pane tostato e un tocco di limone sugli involtini.

 

Calamari al forno gratinati al profumo di lime

Calamari al forno gratinati

Devo ancora incontrare una persona a cui non piace la gratinatura in cucina, in particolare con il pesce, oggi ti lascio la ricetta dei miei calamari al forno gratinati.

Adoro i calamari qualsiasi sia la preparazione, ma gratinati sono il top, teneri e croccanti allo stesso tempo, farai un figurone con i tuoi ospiti.

Una ricetta che propongo spesso, da inserire anche in un piatto più ampio, un bel menù degustazione di pesce gratinato, gamberi, capesante, cozze, la panatura può essere la stessa che ti propongo oggi.

Una bella idea potrebbe essere anche creare degli spiedini col pesce gratinato, un mix già creato, facile da gustare anche durante un buffet.

Ingredienti per 4 persone:

  • 12 calamari
  • Pane grattugiato 80 gr
  • 2 lime
  • Peperoncino piccante in polvere 1 cucchiaino
  • 1 spicchio d’aglio
  • 10 gr di prezzemolo
  • Olio evo
  • Sale

Prepariamo calamari al forno gratinati:

Per prima cosa devi pulire i calamari, aiutandoti con delle forbici taglia il calamaro lungo tutta la lunghezza, elimina osso e interiora.

Nel mixer versa il pane grattugiato, aggiungi, aglio, peperoncino, sale, un filo d’olio evo e il succo di un lime.

Disponi i calamari su placca foderata con carta forno, farcisci con il pane grattugiato, inforna a 190* statico per 15 minuti.

Impiatta, aggiungi ancora qualche goccia di lime  e servi.

Guancia di manzo sous vide

Guancia di manzo sous vide

Mi rendo conto che la cottura sous vide non è semplice, per vari motivi, Necessita di attrezzature, studio e tecnica, ma in assoluto il risultato è ineguagliabile.

Certo importante è sempre la materia prima, ma per questo vado sul sicuro, quando ordino un taglio ad Enrico della Gastronomia Macelleria Melotto vado sul sicuro, qualità assicurata.

Il resto lo fa questa cottura magica, capace di trasformare il collagene in sapore, e allo stesso tempo mantenere la carne idratata e succosa.

Alla guancia di manzo sous vide ho voluto abbinare un vino della cantina Farina, Nodo d’Amore IGT rosso tre Venezie 2018. Alessandro, Claudio ed Elena Farina definiscono la loro azienda trasparente, una definizione sincera, come sincero è il vino di cui vi parlo oggi.

Un connubio tra Veneto e Trentino, 65% Corvina, 25% Merlot, 10% Teroldego, per un calice intenso dai profumi forti, affinamento in botte e barriques, successivamente in bottiglia per un prodotto con un gran corpo.

Al naso confettura, ribes ma anche spezie, cannella, pepe nero, al palato tannico, avvolgente, presente ma non eccessivo, un buon calice da abbinare con carni rosse.

Ingredienti per 4 persone:

  • 900 gr guancia di manzo
  • 25 finferli
  • 100 gr panna di soia
  • Farina di mais
  • 1 uovo
  • 20 cavolini di bruxelles circa
  • Misticanza
  • Olio vinacciolo
  • Olio evo
  • Aceto di mele
  • 6 foglie alloro
  • Rosmarino
  • 1 spicchio d’aglio
  • Sale in fiocchi
  • Noce moscata
  • Pepe rosa
  • Pepe nero

Procedimento:

Per prima cosa prepara la carne visto che deve cuocere per 48 ore, guarnisci la guancia con rosmarino, alloro, pepe rosa, noce moscata e sale.

Lega con lo spago da cucina, per evitare che in cottura si deformi, inserisci nel sacchetto per sottovuoto, sigilla e inserisci la busta nell’acqua a 68° per 48 ore controllata dal roner.

Guancia di manzo sous vide
Guancia di manzo sous vide

Quando la carne sarà quasi pronta inizia a preparare le altre componenti del piatto, lava i cavolini e fai cuocere a vapore per circa 15 minuti, condisci con olio evo, aceto, sale e pepe nero.

Pulisci i funghi togliendo la terra con una spazzolina, in una padella versa un filo d’olio evo, fai soffriggere aglio e fai cuocere velocemente i finferli, tieni da parte qualche fungo intero per guarnizione.

Aggiungi la panna di soia e fai scaldare con i finferli, aggiusta di sale e pepe nero, frulla con frullatore a immersione fino ad ottenere una crema.

Togli i sacchetti con la carne dall’acqua, abbatti in acqua e ghiaccio fino a che la temperatura sarà +3°, se hai l’abbattitore ti invidio!

Apri le buste e fai scolare il liquido di cottura, tampona la carne con carta da cucina, le mie sono 2 guance da circa 450 gr ognuna, taglia la carne in modo da ottenere delle fettone larghe circa 4 cm.

Fai scaldare olio di vinacciolo, passa ogni fetta di carne nell’uovo sbattuto e poi nella farina di mais.

Quando l’olio sarà a 180° cuoci la carne 2 minuti per lato, fai asciugare su carta da cucina, taglia a fette spesse circa 1 cm eimpiatta.

Sul fondo la salsa, per ogni piatto 5 o 6 pezzi di carne, 6 cavolini di bruxelles tagliati a metà, finferli a pezzi e misticanza.

E la guancia di manzo sous vide è servita cin cin.

Vitello tonnato sous vide

Vitello tonnato sous vide

Il vitello tonnato ricetta di origine Piemontese di inizio 700 tra le più replicate in cucina, e anche oggetto di discussione come tutte le ricette che hanno una storia alle spalle.

Piatto molto old style anni 80, tante certezze per questo piatto, ad esempio la maionese nella salsa non ci va!!!

Origine di questa ricetta il connubio mare e monti, infatti già nel 700 in Piemonte erano presenti acciughe e capperi importati di contrabbando, il tonno arrivo poi in un secondo momento.

Che dire parlare di ricatta mare e monti suona vecchio oggi come negli anni 70 e 80, anni d’oro per questo piatto, ma a quanto pare la cosa è ciclica come nella moda.

Per il vino ho voluto rimanere nel territorio con Langhe Doc Bric Amel Marchesi di Barolo un vino fresco, sapido ma leggero, uve Arneis e Chardonnay, a cui aggiungere uve Sauvignon a bilanciare il tutto e regalare una nota di dolcezza.

Vino ricavato con una pressatura soffice e successiva fermentazione in acciaio, un vino dal colore giallo paglierino scarico, note fruttate di pesca ed albicocca bilanciate da sentori erbacei.

Immagino una sera estiva, amiche, un piatto unico come solo il vitello tonnato sa essere, e questo vino delicato.

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 kg di girello di vitello Macelleria Melotto
  • 3 foglie di alloro
  • Sale
  • Pepe bianco
  • Noce di burro

Per la salsa:

  • 3 uova sode
  • 150 gr tonno sottolio sgocciolato
  • 8 acciughe
  • Fiore di cappero qb
  • Brodo di cottura

Procedimento:

Chi mi segue sa che utilizzo spesso la cottura sous vide, ovvero cottura sottovuoto a bassa temperatura, lo dico con piacere un metodo di cottura che sta prendendo piede anche nelle cucine casalinghe.

Tanto che negli ultimi anni sono stati pensati forni adatti a questo tipo di cottura.

Iniziamo dal vitello, fai sciogliere in una padella una noce di burro, aggiungi alloro e fai rosolare il girello su tutti i lati, leva dalla padella e fai raffreddare, se sei fortunata usa l’abbattitore.

Trasferisci il girello in un sacchetto per sottovuoto adatto per cottura assieme alle foglie di alloro, sale e pepe, sigilla e fai cuocere a temperatura controllata a 60° per 6 ore.

Trascorse le 6 ore abbatti il girello in acqua e ghiaccio, o se sei fortunata come prima in abbattitore.

Prepara la salsa, nel boccale del frullatore a immersione aggiungi le uova sode a pezzi, le acciughe, circa 10 fiori di cappero e il tonno, inizia a frullare.

Apri il sacchetto in cui hai cotto il vitello e versa il liquido di cottura/brodo che si sarà creato in una ciotola, aggiungi il brodo gradualmente alla salsa in modo graduale.

Continua a frullare fino ad ottenere consistenza desiderata, taglia il vitello a fette sottili, guarnisci con la salsa e qualche fiore di cappero.

Zucchine ripiene speziate

zucchine ripiene speziate

Una delle verdure che preferisco, le zucchine, versatili e adatte a mille preparazioni, bisogna stare solo attenti alla scelta, prediligere sempre quelle di piccole dimensioni.

Non sono amare, non hanno molti semi all’interno e allo stesso tempo sono più croccanti.

Una ricetta che veramente si prepara in pochissimo tempo, e che volendo potete preparare e conservare in frigo pronta da cuocere in forno.

Abbino una salsa allo yogurt greco che si prepara in due minuti netti, ricetta ottima e veloce anche per le cene infrasettimanali.

Ingredienti per 10 zucchine:

  • 10 zucchine di piccole dimensioni
  • 400 gr di petto di pollo
  • 20 gr di zenzero fresco sbucciato
  • 1 cucchiaino di peperoncino in polvere
  • 1 spicchio d’aglio
  • Sale
  • Olio evo

Per la salsa:

  • 150 gr yogurt greco
  • 3 foglie di menta

Procedimento:

Lava le zucchine e taglia le estremità, con un coltello o una mandolina rifila un lato, scava con il coltello eliminando i semi. Adagia le zucchine in una pirofila leggermente unta con olio.

Nel mixer inserisci il pollo, zenzero, aglio, i ritagli delle zucchine, peperoncino e sale, attiva il mixer per qualche secondo fino ad ottenere carne ben macinata.

Con circa 2 cucchiai di pollo macinato crea una polpetta allungata tipo una crocchetta e farcisci così tutte le zucchine.

Cuoci in forno ventilato a 180° per circa 35/40 minuti, nel frattempo per la salsa in una ciotola mescola yogurt, menta tritata, pizzico di sale e un cucchiaio di olio evo e la salsa è pronta.

Capello del prete sous vide con riduzione di Negroamaro

cappello del prete sous vide con riduzione di Negroamaro

Uno dei benefici indiscussi della cottura sous vide è di valorizzare anche il taglio di carne più fibroso e coriaceo che possa esistere.

Basta studiare i vari tipi si carne, capire a quale temperatura il collagene inizia a sciogliersi ed amalgamarsi alla carne.

In questo caso parliamo di manzo, il collagene inizia a sciogliere a 62°, il taglio che andiamo a cuocere è solitamente usato per il bollito, ma vi assicuro che con questa cottura non avrà nulla da inviare al miglior filetto.

Come vi ho già spiegato in altre ricette in questo tipo di cottura non ci si improvvisa, serve il roner, il sottovuoto e i sacchetti appositi per cottura. Ma sopratutto serve studiare la tecnica del pre e del post cottura.

Completa il piatto come componente e come abbinamento Li Camennere Negroamaro vino rosso Pugliese di Grottaglie per la precisione strutturato, dal profumo di frutti di bosco maturi, caldi intensi, Un vino equilibrato ma corposo, capace di sostenere un piatto dai sapori così complessi e forti.

Infatti alla carne abbino della polenta taragna abbrustolita, rustica dal gusto forte e delle chips di cavolo verza, la parte croccante e con tanto sapore.

Ingredienti per 4 persone:

Per la carne:

  • 1 kg di Cappelo del prete tagliato in 4 fette spesse circa 3 cm
  • 250 ml di Negroamaro
  • 1 cucchiaino di miele di acacia
  • 1 cucchiaio di amido di mais
  • Burro
  • Sale
  • Timo

Per la polenta:

  • 150 gr polenta taragna
  • 1,5 lt di acqua
  • Olio evo
  • Sale

Per le chips:

  • 12 foglie di verza
  • olio evo
  • sale

Preparazione:

Per prima cosa prepariamo la carne, ci vorranno 24 ore di cottura a 62°, per il motivo di cui parlavamo prima il collagene. Sciogli una noce di burro in padella, fai rosolare la carne. Lascia raffreddare, meglio se si ha un’abbattitore a disposizione, trasferisci la carne nel sacchetto per sottovuoto con qualche rametto di timo.

Aziona il sottovuoto, fai cuocere in acqua controllata dal roner a 62° per 24 ore.

Per la polenta porta a bollore 1 litro e mezzo di acqua, aggiungi il sale, versa la polenta a pioggia , mescola bene. Continua a cuocere e sopratutto mescolare la polenta per 60 minuti, a circa metà cottura aggiungi un filo d’olio.

Quando la polenta sarà cotta versa in una pirofila e lascia raffreddare, taglia a cubotti e quando la carne sarà pronta ti basterà passare al grill la ponta in forno per 10 minuti.

Lava le foglie della verza, asciuga bene e rompile a pezzi grossolanamente. Disponi su carta forno, spennella con un filo di olio evo e sale. inforna a 150° ventilato per circa 15 minuti.

Quando la carne sarà cotta toglila dall’acqua, abbatti in acqua e ghiaccio a +3°, oppure con abbattitore, mi raccomando non aprire il sacchetto.

Crea la riduzione, fai cuocere e ridurre il vino per circa 15 minuti, aggiungi il miele e l’amido di mais sciolto in un goccio d’acqua, aggiungi il sale, continua a mescolare e mantieni in caldo.

Al momento del servizio rigenera la carne a 65° per 30 minuti, sempre con cottura sous vide. Togli il sacchetto dall’acqua, aprilo, porziona la carne e disponila nel piatto, aggiungi la polenta, le chips e infine la salsa.

Con questo tipo di cottura puoi preparare gli alimenti quando hai tempo e rigenerarli per servirli all’occorrenza.

Carpaccio di manzo, ananas e radicchio tardivo

Per riprendersi dagli eccessi delle feste serve qualcosa di leggero, anche fresco, ma comunque gustoso.

Oggi ho pensato di preparare un carpaccio di manzo quasi in purezza, manzo allevato in Lessinia in pratica dietro l’angolo, da Damati carni, aggiungo meno male che in pianura ci sono rivenditori di fiducia pronti a salvaguardare e valorizzare il territorio.

Ovviamente sto parlando della gastromonia macelleria Melotto, il mio “spacciatore” di fiducia!!!

Sapori semplici per questa ricetta, manzo condito solo con sale Maldon, un sale quasi dolce, ananas marinata con olio evo e pepe di Sichuan, dal sentore agrumato, per finire un’ortaggio di stagione, il radicchio tardivo di Treviso, leggermente amaro.

A bilanciare il tutto dei crostini saltati con olio evo e polvere di peperoncino Habanero rosso e arancione, coltivata e prodotta da me con l’ utilizzo dell’essiccatore, vi lascio un link che spiega funzioni e utilità di questo importante elettrodomestico.

Ingredienti per una persona:

  • 10 fette di carpaccio di manzo
  • 5 fette sottili di ananas
  • Radicchio Tardivo di Treviso
  • Pane per crostini
  • Sale Maldon
  • Pepe Sichuan
  • Polvere di peperoncino Habanero
  • Sale
  • Aceto Balsamico
  • Olio evo

Procedimento:

Taglia l’ananas in due parti, leva la buccia, taglia a fette spesse 2 mm e metti a marinare con olio evo e abbondante pepe Sichuan, lascia marinare 30 minuti.

Lava e pulisci il radicchio, asciuga bene e condisci con sale e aceto balsamico.

Taglia il pane a cubetti e fai rosolare in padella con olio evo e polvere di peperoncino a piacere.

Non resta che comporre il piatto, disponi il carpaccio, l’ananas, il radicchio e i crostini, prima di servire aggiungi il sale Maldon sul carpaccio.

Se vuoi utilizzare questa ricetta come antipasto rivedi le dosi a piacere, in base al tipo di esperienza vuoi proprorre.

Baccalà in guazzetto con Bardolino Chiaretto DOC Costa d’Oro

In inverno il baccalà in Veneto è un classico, ma non sempre si ha il tempo di prendere lo stoccafisso e farlo ammollare per almeno 48 ore in acqua corrente.

Quando ho voglia di baccalà in tempi brevi acquisto il baccalà bagnato o ammollato, cucina veramente in breve tempo e comunque il gusto non ne risente.

Ricetta perfetta anche per il cenone di San Silvestro ormai imminente, abbinato alle olive nere, cipolla e concentrato di pomodoro il gusto è assicurato.

Considerata la complessità degli ingredienti ho deciso di abbinare un vino fermo, vinificato in rosa, il Bardolino chiaretto Classico DOC della cantina Costa d’ Oro, la macerazione veloce delle bucce, solo 18 ore, gli conferisce il suo colore rosato.

Al naso e al palato sentore di agrumi, pompelmo e mandarino, ma anche frutti rossi, assieme alla sapidità bilanciano il tutto.

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

Per prima cosa taglia la cipolla a fette sottili e fai rosolare con olio evo.

Taglia il baccalà a pezzi, la pelle e la lisca centrale la levi mentre cuoce così non sprechi pesce.

Aggiungi il pesce alla cipolla assieme a 200 ml di acqua, fai cuocere coperto con coperchio per 10 minuti.

Elimina la pelle e le lische, aggiungi il concentrato di pomodoro e le olive, aggiungi il peperoncino, sale e pepe, fai cuocere ancora di minuti.

Impiatta con il suo sugo e servi con crostini, in alternativa puoi abbinare anche della polenta abbrustolita.

Rotolo di coniglio ai funghi

Trovo sempre che preparare i secondi piatti sia una delle cose più difficili, parlo di cottura ma anche per chi come me ad un certo punto deve immortalare il piatto fare la foto.

Ma quando come me hai il tuo macellaio di fiducia che ti agevola il lavoro è tutto più facile, scorsa settimana mi è bastato chiedere a Enrico della Gastronomia Macelleria Melotto una mano ed è stato molto più semplice.

Amici a cena, voglia di preparare il rotolo di coniglio ma la mia pratica nel disossare non è delle migliori, quindi ho richiesto ad Enrico se mi poteva preparare la carne disossata, intera in modo che io la potessi farcire.

Ingredienti per 4 persone:

1 coniglio disossato circa 1,3 kg

25 olive nere al forno Citres

4 foglie di salvia

1 cucchiaino di concentrato di pomodoro Mutti

Olio evo

Sale, pepe

Una noce di burro

1 carota

1 costa di sedano

Per i funghi:

500 gr funghi misti

1 scalogno

150 ml di panna

sale

Verdure:

2 cipolle rosse

200 ml di aceto di pere

2 finocchi

Grana Padano

Olio evo

sale, pepe

Procedimento:

Nel mixer trita la salvia, le olive e il concentrato di pomodoro con olio evo fino ad ottenere una crema, su un tagliere stendi il coniglio e farcisci con la crema, arrotola e lega con spago da cucina.

Io ho cotto il rotolo in una casseruola in ghisa, questo perché una volta raggiunta la temperatura basta tenere il fuoco basso basso, e per le cotture lunghe è perfetta.

Fai rosolare il rotolo su tutti i lati in una noce di burro, aggiungi lo scalogno, la carota e il sedano tagliati a tocchetti, sala e chiudi con il coperchio, se serve aggiungi acqua calda.

Il coniglio deve cuocere circa un’ora, trascorso il tempo togli il coniglio dalla casseruola e nel sughetto di verdure aggiungi i funghi lavati e puliti, sala e fate cuocere 10 minuti.

Trascosi i 10 minuti, trasferisci circa metà dei funghi e le verdurine nel boccale del mixer, aggiungi la panna e frulla con frullatore a immersione, mantieni in caldo.

Prepara le verdure

In un padellino dai bordi alti inserisci il cestello per cottura a vapore, l’acqua e porta a bollore.

Sbuccia le cipolle e fai cuocere nel cestello fino a che saranno ammorbidite, a questo punto versa sulle cipolle l aceto e il sale, fai cuocere ancora qualche minuto.

Lava il finocchio e taglia in 4 parti, accendi il forno a 180° e fai cuocere il su pirofila per circa 25 minuti,

Il finocchio deve essere leggermente oleato e salato, coperto con stagnola.

Togli la stagnola, spolvera con Grana Padano e fai gratinare 5 minuti.

Taglia il rotolo a fette spesse circa 2 cm, servi con crema di funghi, funghi, finocchio e cipolla agrodolce a spicchi.