Il mio tiramisù rivisitato

Il mio tiramisù rivisitato

Era una calda e soleggiata giornata d’agosto quando scoprì che erano aperte le iscrizioni alla Tiramisù Word Cup 2022, e anche se mi trovavo in Lessinia lontano dalla calura della Pianura Padana ebbi un cedimento e in men che non si dica mi ritrovai iscritta per l’8 ottobre.

Scherzi a parte, conoscevo la manifestazione e l’iscrizione è stata del tutto intenzionale, un po’ perché le gare sotto sotto mi piacciono, ma soprattutto perché il tiramisù è uno dei dolci che preferisco, quel suo essere leggermente dolce, le note del caffè e del cacao che inebriamo il palato.

Per non parlare della sua storia, Treviso la città che ospita la manifestazione è anche la città in cui il famoso dolce al cucchiaio è nato, in cui è stata depositata la storica ricetta.

E qui veniamo al dunque, TWC si suddivide in due categorie:

  • Tiramisù originale
  • Tiramisù rivisitato

Possibile partecipare ad entrambe ma alla fine dopo pressing di parenti ed amici opto per preparare il mio dolce rivisitato. Chi mi conosce e sa cosa mi piace creare con la mia cucina mi ha spinto verso il preparare un dolce rivisitato, anche se non nascondo la voglia di cimentarmi nella ricetta classica.

Chi lo sa magari sarà per la prossima edizione.

Gli ingredienti

Devo dire che la scelta di utilizzare, o forse dedicare il mio dolce al Pero Misso della Lessinia presidio Slow Food è maturata sempre durante le vacanze, quando i miei tour da food blogger mi hanno portato a conoscere Bibbiana Righetti che a Cerna, appunto in Lessinia coltiva e trasforma il frutto di piante centenarie.

Un frutto antico dalle molteplici proprietà e nutrimenti, il quale però non è più commercializzato a causa della sua piccola pezzatura, ma anche al fatto che come per i cachi prima di essere consumato deve subire un processo di ammezzimento.

Questo processo lo rende un frutto maturo, ne cambia il colore e lo rende scuro, ma anche la consistenza rendendolo “misso” cioè molle. Inoltre al palato da crudo presenta una spiccata granulosità, per questo grazie a persone come Bibbiana possiamo godere di prodotti eccellenti come la confettura di Pero Misso e il distillato.

Perché le castagne, la Lessinia è disseminata di alberi di castagno, che come la pera è un altro frutto che rappresenta in pieno l’autunno, e poi mi piaceva l’idea di dare consistenza alla crema, una certa masticabilità, di abbinare un secondo sapore antico.

Ho voluto creare un dolce moderno, fatto di una base, di creme e di consistenze, ho pensato a un impiattamento mono porzione ma se vuoi e ti è più comodo puoi preparare il tuo dolce in coppetta o bicchiere.

Ingredienti per 4 persone:

  • 15 savoiardi Matilde Vicenzi
  • 250 gr mascarpone Latte Busche
  • Confettura di Pero Misso
  • 200 gr castagne cotte al vapore
  • 15 gr cacao amaro
  • 3 tuorlo
  • 60 gr di zucchero
  • 90 ml di caffè freddo

Come preparare il mio tiramisù rivisitato:

La mia rivisitazione del tiramisù è in chiave moderna, quindi trita al coltello i savoiardi, versa in una ciotola e bagna con il caffè. Lascia riposare qualche minuto.

Ho pensato di creare delle monoporzioni rettangolari, 9 cm per 5 cm, puoi creare il tiramisù di qualsiasi dimensione, anche in base al coppa pasta che hai a disposizione.

Posiziona il coppa pasta sul piatto, inizia a trasferire i savoiardi tritati al suo interno, ricorda che le dosi della ricetta sono per quattro porzioni. Schiaccia bene con un cucchiaio o meglio se il coppa pasta è munito dell’apposita livella.

Sul composto di savoiardi che sono diventati la nostra base spalma un cucchiaino di confettura di Pero Misso, ora dedichiamoci alla crema.

Mentre le basi riposano in frigo inizia a montare, con le fruste elettriche, i tuorli e lo zucchero, fino ad ottenere un composto soffice e spumoso, aggiungi il mascarpone, sempre con le fruste ma a bassa velocità.

Dividi la crema in dure parti, circa 1/3 della crema sarà al gusto cacao, aggiungi il cacao amaro e fai amalgamare sempre con le fruste, ai restanti 2/3 vanno aggiunte le castagne tritate, lascia da parte qualche pezzo di castagna per guarnire.

Trasferisci la crema alle castagne in una sac a poche semplice, per la crema al cacao invece dovrai aggiungere una bocchetta dentellata per creare un decoro.

Farcisci le quattro porzioni con la crema alle castagne, lascia riposare in frigo un trenta minuti quindi spalma un cucchiaino di confettura su ogni porzione, decora con ciuffi di crema al cacao e pezzetti di castagne.

Ti consiglio di assaporare il tuo dessert dopo qualche ora di riposo in frigorifero.

 

Crostata d’autunno

Crostata d'autunno

Autunno voglia di calore e di sapori che creano magia, che ne dici di una crostata autumn mood?

Il mio lavoro come food blogger mi porta spesso a collaborare con molte belle realtà italiane, oggi ti parlo di ben tre di loro mentre ti spiego questa crostata semplice ma molto bella.

Oltre ad essere una food blogger sono una Cesarina wine expert, faccio parte di questa grande famiglia di cuochi, e aggiungerei anche intrattenitori, che accogliendo gli ospiti nelle loro case tramandano ricette e tradizioni.

Raccontiamo attraverso i nostri piatti la storia del territorio in cui abitiamo, rendendo così il turista partecipe e parte integrante del nostro mondo.

Far parte di un progetto così bello come quello de Le Cesarine non poteva che portare a collaborazioni speciali, come quella iniziata a settembre con Agugiaro & Figna Molini spa farine 100% italiane, vanta una lunga storia produttiva, il molino nasce nel 1831 e oggi è leader mondiale nel settore dei prodotti sfarinati.

Grazie a questa collaborazione il logo dell’associazione sarà presente sulle confezioni delle sei tipologie di farine della linea Alta Cucina, la definirei una doppia certificazione di garanzia.

La marmellata di Bibbiana…

Raccontare i piatti ma anche il proprio territorio, per questo in questa crostata ho voluto utilizzare la marmellata di mele e fiori di sambuco di Bibbiana, amica conosciuta nella bellissima Lessinia, per la precisione a Cerna.

Una persona che con il suo lavoro e la passione per il territorio conserva alcune colture antiche che esalta con le sue preparazioni, di cui però ti parlerò in modo più approfondito in un articolo successivo.

Per ora ti voglio parlare della marmellata che ho deciso di impiegare per la ricette, dolce sì ma non troppo e comunque senza zuccheri aggiunti.

Sappiamo infatti che per le marmellate è importante utilizzare marmellate o confetture con poco zucchero per evitare fuoriuscite durante la cottura.

In questa marmellata si sente la mela frutto principe dell’autunno ma anche l’inconfondibile profumo del sambuco, che in un attimo fonde primavera e autunno in un tutt’uno.

Infatti Bibbiana per preparare questo nettare unisce letteralmente le due stagione, raccoglie i fiori di sambuco e li conserva fino a quando le mele sono mature per essere utilizzate.

Ingredienti per uno stampo da 20 cm:

Procedimenti per preparare la crostata d’autunno:

Nella ciotola della planetaria versa la farina, il burro freddo a tocchetti e lo zucchero, inizia lavorare gli ingredienti con il gancio a foglia fino ad ottenere un composto sabbiato.

Aggiungi l’uovo e continua ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo, lavora velocemente con le mani, avvolgi con pellicola e lascia riposare in frigo per un’ora.

Sulla spianatoia adagia un foglio di carta forno leggermente infarinato, con il mattarello stendi l’impasto fino ad ottenere uno spessore di 4 o 5 mm.

Rivesti lo stampo da crostata, io uso stampi antiaderenti e con fondo removibile, quindi non c’è bisogno di imburrare lo stampo. Fai aderire bene la frolla nelle scanalature e rifila la pasta in eccesso.

Con la forchetta buca in più punti la frolla, versa la marmellata e livella con un cucchiaio. Stendi la pasta frolla avanzata e ricava con degli stampi delle foglie da appoggiare sulla torta.

Se non hai gli stampi a forma di foglia puoi utilizzare qualsiasi altro stampo, oppure ricavare delle strisce per l’intreccio classico.

Spolvera con cannella e inforna a 185° per circa 35 minuti, quindi lascia raffreddare e sforma la torta.

 

Crostata risino alle fragole

Crostata risino alle fragole

Che ne dici sono in ritardo per pubblicare un dolce con le fragole il frutto della primavera?

Dal mio punto di vista no, quando sento altre blogger dire “noi lavoriamo in anticipo” vorrei rispondere ma con la stagionalità come fate.

Se avessi preparato questo dolce in anticipo avrei dovuto usare frutti spagnoli. Nel caso degli asparagi, altro ortaggio primaverile, avrei dovuto scegliere raccolto greco, sinceramente anche no.

Magari poi sono le stesse persone che rabbrividiscono difronte a una bottiglia di plastica, o peggio ancora una cannuccia del materiale innominabile nel loro cocktail!

Il mondo sarebbe migliore, in tanti sensi, se tutti prestassimo attenzione anche alla più piccola azione, anche scegliere verdura e frutta che necessita di trasporti lunghi crea impatto ambientale, inquinamento ecc…

Non ti voglio assillare oltre con argomenti che oramai tutti propongono, passiamo alla ricetta, a questa crostata che elogia la fragola fresca, che unisce la frolla all’impasto del risino, un delizioso dolce mono porzione che si trova con facilità nel veronese.

Il motivo della diffusione di questo dolce nel territorio veronese è dovuta principalmente al riso. Questo cereale infatti viene coltivato nella zona, e lo rende se vogliamo materia prima a km 0.

Alimento che non mancava mai sulle tavole anche in momenti non proprio rosei o sulle tavole delle famiglie meno abbienti.

Ingredienti per uno stampo quadrato da 22 cm:

Per la frolla

  • 150 gr di farina 0
  • 80 gr zucchero di canna
  • 1 uovo
  • 80 ml di olio di semi di vinacciolo

Per il ripieno

  • 100 gr riso Vialone Nano
  • 400 ml latte intero
  • Mezza bacca di vaniglia
  • 2 tuorli
  • 1 limone
  • 80 gr zucchero di canna

Per la farcia di fragole

  • Fragole
  • Zucchero semolato
  • 1 lime

Procedimento per la Crostata risino alle fragole:

Lava le fragole, elimina il picciolo e taglia pezzi piccoli, versa in una ciotola e fai macerare in frigo con un cucchiaio di zucchero, succo e zest di un lime. Per le fragole non indico quantità, se avanzano sono una buonissima macedonia.

Prepara la frolla, nella ciotola della planetaria versa farina, l’olio e lo  zucchero, aziona la macchina con la foglia e fai amalgamare.

Aggiungi l’uovo e lascia che la macchina crei un’impasto omogeneo, avvolgi nella pellicola e fai riposare in frigo per un’ora.

Ora tocca al ripieno, taglia la vaniglia a metà, estrai i semi e trasferisci semi e bacca in un pentolino dove avrai versato il latte, aggiungi anche la buccia di mezzo limone

Scalda il latte, quando sarà a bollore estrai il baccello di vaniglia e la scorda d limone, versa lo zucchero, mescola fino a che si scioglie.

Versa il riso nel latte e fai cuocere fino a quando sarà molto morbido, togli dal fuoco e fai intiepidire, in una ciotola sbatti grossolanamente i tuorli e aggiungi al riso, amalgama bene e fai raffreddare.

Stendi la frolla con un mattarello fino ad ottenere uno spessore di 3 mm, fodera lo stampo, io ho utilizzato uno stampo quadrato microforato, quindi non serve ungere.

Fodera lo stampo ed elimina la pasta in eccesso, versa la crema di riso e livella con l’aiuto di una spatola, inforna a 180° per 40 minuti.

Estrai la torta dal forno e lasca raffreddare, guarnisci con le fragole fresche.

 

Namelaka al cioccolato bianco con chutney agli agrumi

namelaka al cioccolato bianco

La namelaka al cioccolato bianco è una crema versatile, che può essere utilizzata per farcire una crostata moderna, o come si vede in foto creare un dolce con impiattamento accattivante.

Ne esistono molte versioni, al limone, al cioccolato fondente, ma io reputo la namelaka al cioccolato bianco la più versatile per abbinamenti.

Come in questo caso, abbinata ad un chutney agli agrumi con Malfy Gin all’arancia, un tocco di acidità per contrastare la dolcezza della crema.

Ingredienti per 12 semi sfere da 3 cm:

Ingredienti per la namelaka:

  • 60 gr latte intero
  • 5 gr sciroppo di glucosio
  • 2,5 gr di colla di pesce
  • 90 gr cioccolato bianco
  • 125 ml panna fresca
  • 1/2 bacca di Vaniglia

Ingredienti per il chutney di arance:

  • Arancia 1
  • 50 ml gin Malfy all’arancia
  • 200 ml di succo d’arancia
  • 3 cucchiai di zucchero
  • Un pizzico di pepe bianco
  • Granella di pistacchi

Procedimento per la namelaka al cioccolato bianco:

In acqua fredda fai ammollare la colla di pesce per di minuti.

In un pentolino portare ad ebollizione il latte, il glucosio, aggiungi la colla di pesce strizzata e  i semi della bacca di vaniglia.

Trita il cioccolato bianco e fai sciogliere a  bagnomaria, incorpora composto il composto precedentemente portato ad ebollizione, mescola bene e aggiungi la panna liquida fredda.

Versa la crema  nelle semi sfere del diametro di 3 cm e fai solidificare in frigo per almeno 6 ore.

Procedimento per il chutney agli agrumi:

Lava bene l’arancia e taglia a pezzi, elimina eventuali semi. In un pentolino fai cuocere arancia a pezzi, zucchero e succo all’arancia per circa 20 minuti.

Aggiungi il gin e il pizzico di pepe, fai cuocere ancora 10 minuti, frulla con frullatore a immersione e fai raffreddare.

Sforma le sfere con l’aiuto di un coltello, impiatta con knel di agrumi e granella di pistacchio.

 

Saccottini al cioccolato fondente

Saccottini al cioccolato

I miei saccottini al cioccolato perfetti per la colazione o la merenda, leggeri ma gustosi con tanto cioccolato fondente.

Preparati con farina integrale di 5 cereali, preparati in casa così sai gli ingredienti usati, e diciamocelo sono anche più buoni.

Mi sembra già di sentirti, hai poco tempo, poca voglia magari dopo un giorno di lavoro, ma mente i saccottini al cioccolato lievitano o cuociono puoi fare dellìaltro.

Vuoi mettere il profumo in cucina.

Ingredienti per 6 saccottini al cioccolato:

  • 80 gr farina integrale cinque cereali
  • 70 gr farina integrale di grano tenero
  • 60 gr farina manitoba
  • 70 gr zucchero semolato
  • 120 ml di latte temperatura ambiente
  • 50 gr di burro a pomata
  • 2 gr lievito di birra secco

Per il ripieno e la glassa:

  • 100 gr cioccolato fondente
  • Semi di girasole
  • 2 cucchiai di zucchero a velo
  • 20 ml di latte freddo

Prepariamo i saccottini al cioccolato:

Aggiungi il lievito al latte e mescola bene. Nella ciotola della planetaria aggiungi farina, zucchero, latte, aziona la planetaria munita di gancio e impasta per 10/15 minuti.

Fino a che l’impasto sarà incordato e quindi si staccherà dalla ciotola per attaccarsi al gancio.

Trasferisci l’impasto in una ciotola, copri con pellicola e fai lievitare fino a raddoppio a una temperatura di 26/28°.

Trasferisci l’impasto sulla spianatoia e stendi con mattarello fino ad ottenere un rettangolo, ricava sei rettangoli cm 8 per 10.

Trita il cioccolato a pezzi abbastanza grandi e disponilo al centro dei rettangoli, ripiega i lati lunghi 8 cm , bagna la pasta con un po’ d’acqua per far si che la pasta aderisca bene.

Trasferisci su placca da forno foderata, copri con pellicola e lascia lievitare due ore coperto con pellicola.

Accendi il forno statico a 180°, in una ciotola mescola zucchero a velo e latte, spennella i saccottini e farcisci con i semi di girasole. Inforna per 20 minuti.

Dessert al mango e fava tonka

dessert al mango e fava tonka

Oggi tocca a lui, il mio dessert al mango. Una coccola dolce a fine pasto con tutto il gusto della frutta tropicale, e una base che ricorda il famoso tiramisù.

Reputo il dessert una cosa che non deve mai mancare in un menù, come non deve mai mancare l’antipasto, o aperitivo di benvenuto. E’ la giusta conclusione di un momento che serve sì per rifocillarsi, ma anche per rigenerarsi.

In particolare i dolci alla frutta sono tra i miei preferiti, non nascondo che il mio dolce preferito è la classica crostata di frutta fresca.

Il Mango frutto tropicale di origine indiana, ricco di vitamina C e A, apporta anche una buona quantità di beta carotene, tutti nutrienti molto utili al nostro corpo.

Nutrienti simili a quelli che troviamo nei nostri frutti autunnale, come: mandarino, uva, cachi e melograno.

In Italia il mango viene consumato principalmente fresco, crudo, come ingrediente di macedonie, e quindi perché non utilizzare questo dolce frutto leggermente acidulo nel mio dessert.

Ingredienti per 4 coppette diametro 8 cm:

  • Mango 1
  • 150 gr di mascarpone
  • Succo mango maracuja Pfanner
  • Zucchero semolato
  • Fava tonka
  • 2 uova

Procedimento per il dessert al amngo:

Per prima cosa sbuccia il mango e taglia a piccoli cubetti, trasferisci in una ciotola e aggiungi 2 cucchiai di zucchero, copri con succo di frutta e lascia macerare per circa 2 ore anche fuori dal frigo.

Dividi i tuorli dagli albumi, aggiungi un cucchiaio di zucchero ad entrambi.

Monta gli albumi a neve ferma, monta i tuorli fino a farli diventare di colore chiaro, devono formare delle bollicine.

In un a terrina versa il mascarpone e lavoralo con un cucchiaio, aggiungi le uova montate e amalgama il tutto.

Aggiungi i tuorli montati a neve e mescola bene dall’alto verso il basso per non farle smontare.

Taglia i savoiardi in modo da creare uno strato all’interno delle coppette, bagna con succo di frutta, aggiungi la crema, qualche pezzetto di mango e una grattugiata di fava tonka.

Ripeti l’operazione una seconda volta. Fai riposare in frigo qualche ora, poi servi.

 

Fiori di glicine in cucina, le mie crostatine

Crostatine con fiori di glicine

E’ arrivata la primavera, con lei e le sue temperature miti fioriscono le piante da frutto, ma anche quelle considerate ornamentali, ad esempio il glicine. Hai voglia di scoprire come utilizzo i fiori di glicine in cucina?

Dal profumo avvolgente ma delicato, il sapore persistente ma vellutato. Fino ad oggi ho utilizzato i fiori del glicine per completare ad esempio un risotto con Monte Veronese o per le classiche frittelle, in cui si pastella e si frigge il fiore intero.

Oggi ho voluto fare un passo in più in cucina, e provare a trasformare i petali del glicine in una confettura profumata per esaltare le mie crostatine alle mele.

Ovviamente i fiori sono commestibili e si possono utilizzare in cucina, devi avere solo la cura di non raccoglierli vicino alle strade, cogli l’occasione di una passeggiata per scovare qualche pianta in aperta campagna.

Ingredienti per 6 crostatine 8 cm di diametro:

Per la frolla:

  • 150 gr farina 0
  • 150 gr farina di nocciole
  • 2 uova
  • 20 ml di olio di vinacciolo
  • 50 gr zucchero
  • 3 gr di lievito per dolci
  • Buccia di un limone grattugiata

Per confettura e guarnizione:

  • 150 gr di petali dei fiori del glicine
  • 6 cucchiai di zucchero
  • 150 ml di acqua
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 50 ml vino Franciacorta (in alternativa succi di 1/2 limone)
  • 1 Mela Golden
  • Succo di limone per non far annerire la mela tagliata
  • Nocciole intere
  • Nocciole tritate

Procedimento per le crostatine con fiori di glicine:

Come già detto i fiori di glicine in cucina si possono usare, adesso prepariamo la marmellata.

Lava bene i fiori, asciugali, strappa i petali e trasferisci in una ciotola, ci vorranno circa sette grappoli di glicine per arrivare ai 150 gr.

In una casseruola versa l’acqua e i petali dei fiori di glicine, accendi il fuoco a fiamma bassa, aggiungi zucchero e vaniglia.

Quando il composto inizia a sobbollire aggiungi il vino, o in alternativa il succo del limone. Questa operazione serve a far mantenere il colore viola ai fiori.

Dopo circa 40 minuti la confettura inizia ad addensare, spegni il fuoco e lascia riposare, frulla con frullatore a immersione.

Nella planetaria versa le farine, lo zucchero, le uova e l’olio, aziona e fai amalgamare. Aggiungi la buccia di limone grattugiata e continua ad impastare fino ad ottenere un panetto compatto.

Avvolgi con pellicola e fai riposare 30 minuti in frigo.

Stendi la frolla con il mattarello fino a ottenere uno spessore di 5 mm, ricava sei  dischi dal diametro di 11 cm, fodera gli stampi e forali sul fondo con una forchetta.

Come vedi nella foto ho voluto dare alla frolla una forma morbida, quasi a similare un fiore o del tessuto

Crostatine con fiori di glicine
Crostatine con fiori di glicine

 

 

 

 

 

 

 

Suddividi la confettura negli stampi, guarnisci con fette di mela che avrai sbucciato e tagliato a fette spesse 2mm, per evitare che la mela annerisca bagna con succo di limone.

Guarnisci con nocciole e nocciole tritate, cuoci a 180° per 40 minuti.

Mini crostatine con Recioto di Gambellara Classico

mini crostatine con frutta fresca

Oggi vi lascio la ricetta delle mini crostatine con tanta frutta fresca. La frolla è creata con farina al carbone vegetale che rende il tutto moderno, mantenendo un sapore rustico e molto facile da digerire.

A mio avviso un dolce, soprattutto se pensato per concludere il pasto deve essere buono sì, ma non eccessivamente grande, un boccone. Inoltre non è previsto l’utilizzo di creme, oltre alla frutta fresca, quindi non avete scuse per non provarli!!

Un dolce adatto per concludere il pasto con dolcezza, si può abbinare un Recioto di Gambellara Classico 2011 della Cantina Lino Sordato di Montebello Vicentino.

L’uvaggio è Garganega 100%, il colore giallo oro, al naso il vino rilascia sentori di frutta: pesca sciroppata, scorza d’arancia e marzapane, sul finale una nota che ricorda la resina.

Ingredienti per 12 mini crostatine:

  • 75 gr farina di carbone vegetale
  • 75 gr farina 0
  • 50 gr zucchero di canna
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 uovo
  • 30 ml olio evo
  • 2 frutto della passione
  • 1 kiwi
  • 6 fragole
  • Legumi per cottura in bianco

Preparazione:

Impasta nel mixer le farine, il lievito, lo zucchero, olio, uovo, fino a ottenere un panetto compatto, avvolgi con pellicola e far riposare in frigo per un’ora.

Stendi la pasta con spessore di circa 5mm, io cucino la frolla in stampi di silicone per pasticcini mignon, taglio dei cerchi di frolla del diametro di circa 5 cm.

Fodero gli stampi con la frolla, aggiungo all’interno i legumi per non far gonfiare la pasta e inforno a 160° per 18 minuti.

Lasciar raffreddare, elimina i legumi e farcisci con succo del frutto della passione, kiwi e fragole.

Crostata al cacao, fragole e yogurt greco

crostata al cacao con fragole e yogurt greco

La crostata è un classico della cucina, di base la frolla dovrebbe avere tra i suoi ingredienti il burro, ma io ho trovato una valida alternativa nell’olio di semi di vinacciolo, oggi vi lascio la ricetta della mia crostata al cacao.

In questa dolce trovi diverse consistenze, la frolla croccante in cui come scritto sopra non c’è burro, la consistenza della confettura di fragole home made “grezza” non troppo lavorata, e la soffice sensazione data dalla crema allo yogurt bianco, che con la sua nota acidula smorza il dolce della fragola.

Una ricetta che prevede diversi passaggi ma ti assicuro che il risultato saprà ripagare tutto il lavoro.

Ingredienti per uno stampo rettangolare cm 22×9:

Per la frolla:

  • 115 gr farina 0
  • 50 gr zucchero
  • 40 gr cacao amaro
  • 25 gr olio di semi di vinacciolo
  • 1 uovo
  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
  • Legumi secchi per la cottura in bianco

Per la confettura di fragole:

  • 500 gr fragole
  • 4 cucchiai di zucchero

Per la crema:

  • 80 gr panna vegetale fredda
  • 100 gr yogurt greco
  • 40 gr zucchero a velo

Procedimento per la crostata al cacao, fragole e yogurt greco:

Per prima cosa prepara la frolla, nella planetaria sciogliete lo zucchero con l’uovo, aggiungete la farina, il cacao, il lievito e l’olio, impasta fino ad ottenere un panetto omogeneo, avvolgi nella pellicola e fai riposare in frigo per circa mezzora.

Adesso dedicati alla confettura, lava e taglia a pezzetti le fragole, tenendone da parte qualcuna per guarnizione. In una casseruola fai cuocere a fuoco medio le fragole e lo zucchero, fai restringere il tutto, ora la confettura deve  raffreddare.

Stendi la frolla col mattarello, dovrà avere uno spessore di 5mm. Fodera lo stampo con la frolla, e premi con le dita per far aderire, elimina la pasta in eccesso.

Fodera l’interno della frolla con  della carta forno e versa al suo interno i legumi secchi, cuoci in forno a 180° per 20 minuti, elimina i legumi e la carta forno, e cuoci per alti 5 minuti, fai intiepidire.

Sforma la frolla dallo stampo, versa all’interno la confettura di fragole e lascia rassodare per circa 30 minuti.

Nella ciotola  della planetaria montate la panna con lo zucchero a velo e lo yogurt greco, quando sarà montata e ben ferma farcisci la crostata con un generoso strato di crema, poi guarnisci a piacere con ciuffi di crema, fragole e scaglie di cioccolato fondente.

Fai riposare in frigo un paio d’ore prima di servire, dimenticavo con la frolla avanzata puoi formare un cilindro da tagliare a rondelle, saranno dei buonissimi biscotti.

crostata al cacao con fragole e yogurt greco
crostata al cacao con fragole e yogurt greco

Mini bomboloni con crema al cardamomo

Mini bomboloni con crema al cardamomo

Chi mi conosce sa che non amo molto friggere, faccio veramente poche eccezioni, e sicuramente i mini bomboloni sono una di queste. Farciti con la mia crema pasticcera al cardamomo sono assolutamente eccezionali.

Ricetta adatta anche per il periodo del carnevale, i mini bomboloni incarnano sicuramente l’atmosfera godereccia e di festa che caratterizza questo periodo dell’anno, un periodo in cui anche gli adulti tornano bambini.

Esistono molte varianti, ricette per i bomboloni o krapfen, con le patate o senza, con la grappa aggiunta all’impasto, io personalmente utilizzo la ricetta che ho sempre visto utilizzare in famiglia, senza patate, ma ugualmente soffici e golosi.

Ingredienti per 35 mini bombolone 4 cm diametro:

Per i mini bomboloni:

  • 125 gr farina 00
  • 125 gr farina manitoba
  • 40 gr zucchero
  • 8 gr lievito di birra fresco
  • 40 gr burro
  • 125 gr latte intero
  • Buccia di un limone
  • Sale
  • Olio semi di arachide per friggere
  • Zucchero semolato per farcire

Per la crema:

  • 500 ml latte intero
  • 4 tuorli
  • 15 semi di cardamomo
  • Buccia di un limone
  • Bacca di vaniglia
  • 40 gr di maizena
  • 150 gr zucchero

Procedimento:

Per i mini bomboloni

Nella ciotola della planetaria versa la farina, lo zucchero, sciogli il lievito nel latte e versalo nel recipiente con le farine.

Aziona la  planetaria e quando gli ingredienti saranno ben amalgamati aggiungi burro, scorza di limone grattugiato e sale. Continua a impastare fino ad ottenere un panetto liscio.

Trasferisci l’impasto in una ciotola, copri con pellicola e fai lievitare fino al raddoppio in forno con luce accesa.

Stendo l’impasto con il mattarello fino ad ottenere uno strato spesso circa 7 mm, con un coppa pasta del diametro di 4 cm ricava circa 35 dischi.

Disponi i dischi su placca da forno foderato con carta, copri con pellicola e fai lievitare ancora 40/50 minuti.

Scalda abbondante olio fino a raggiungere i 180°, immergi 4 dischi alla volta, cuociono in un’attimo, devi essere molto veloce nel girarli per far cuocere in modo omegeneo.

Scola e fai asciugare su un foglio di carta assorbente, rotola i mini bomboloni nello zucchero semolato e fai raffreddare.

Per la crema pasticcera al cardamomo:

Versa il latte in una casseruola, versa i semi di cardamomo e lascia in infusione per circa un’ora.

Filtra il latte togliendo i semi di cardamomo che avranno rilasciato la loro essenza, aggiungi la buccia del limone, i semi e la bacca di vaniglia, scalda il tutto fino a portare quasi ad ebollizione.

In una ciotola capiente lavora i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e soffice, aggiungi e incorpora anche la maizena.

Il latte va versato ancora caldo nella ciotola delle uova, filtra il latte mentre lo versi. Mescola energicamente con la frusta.

Versa il composto nuovamente nella casseruola e cuoci a fuoco basso per qualche minuto fino a far addensare. Versa nella ciotola e copri con pellicola che deve essere a contatto, lascia raffreddare.

Con una sac a poche munita di siringa farcisci i mini bomboloni e se vuoi per il periodo di carnevale guarnisci con cioccolatini colorati.