Anche quest’ anno non ho esitato un’ attimo quando è arrivata la mail per partecipare a Talent For Food, contest promosso dalla Sezione Alimentare di Confindustria Padova, la cui serata finale quest’anno si svolgerà a Valdobbiadene.
Scopo anche in questa edizione è di mettere in contatto i talenti del web con le realtà produttive, dando libero sfogo alla creatività e al racconto del perché si è pensato in particolare a una ricetta salata piuttosto che dolce.
Nella mistery box ricevuta 18 prodotti di aziende Venete, eccellenze del territorio che sanno e vogliono lavorare bene, ingredienti vari che danno spazio a molteplici abbinamenti, di regola si può pubblicare una ricetta salata e una dolce, ma dando spazio alla fantasia le varianti sono davvero tante.
Di mio prediligo il salato, e sinceramente visto che anche quest’anno la ricetta deve contenere un’ingrediente della corte Veneta ho pensato subito all’anatra.
Animale allevato in tulle le cascine e corti, ha sempre rappresentato un’importante fonte di sostentamento, vista anche come pietanza pregiata della festa, ad essa sono dedicate diverse sagre e manifestazioni durante l’anno, soprattutto nel Veronese e Vicentino.
Per mia fortuna sono nata e cresciuta in campagna, ho avuto il piacere di crescere in una famiglia in cui venivano e vengono allevati tutt’ora buona parte degli animali (e non solo) che servono per il sostentamento.
D’estate l’occupazione principale per noi bimbi in vacanza dalla scuola era “pascolare” anatre, oche, germano reale per fargli mangiare erba fresca, oltre a sgranare piselli, fagioli e pulire fagiolini, in dialetto tegoline.
Anche dell’anatra come per il maiale non si butta nulla, con la pelle a cui si lascia attaccata una minima parte di carne si preparano i ciccioli, alimento poco dietetico ma dal gusto pazzesco, sottili strisce di pelle soffritte fino a diventare croccanti.
Mia nonna mi raccontava che durante le serate invernali quando nelle famiglie ci si ritrovava e prendeva vita il filo’, l’antico rito delle chiacchere e del raccontare storie di credenza popolare di sgranocchiavano i ciccioli, allora non c’era il pop corn.
Gli ingredienti
L’anatra mi ricorda un sapore rustico casereccio, per cui ho deciso quasi immediatamente cosa avrei preparato, uno gnocco dal sapore sincero e deciso:
Miks 24 Molino Favero adoro il sapore delle farine di legumi, danno ad ogni piatto un sapore più autentico, oltre ad essere un’alimento ricco di proteine e povero di grassi. Molino Favero è specializzato in legumi e nella loro trasformazione.
Farina 00 Molino rossetto farine che utilizzo spesso nelle mie ricette, dal 1760 storia di un’azienda nata da una famiglia di mugnai, una filiera sottoposta ogni anno a molteplici controlli per garantire un prodotto di qualità. Un’ampia gamma di prodotti dalle farine di forza alle macinate a pietra.
Agugiaro & Figna nel 2003 nasce il progetto di aggregazione del molino Agugiaro e del molino Figna, entrambi nati nel 1800, commercializzata in pratica in tutto il mondo farine e semilavorati certificati per prodotti bio come la farina semiintegrale utilizzata in questa ricetta.
Crema di carciofi Serbosco crema versatile, dai primi piatti, alle bruschette a uan torta salata. Anche per questa azienda si tratta di prodotti certificati biologici, sottopone i propri prodotti a rigidi capitolati di produzione.
Mostarda di Fragoline Lazzaris ha saputo portare ai giorni nostri un piatto antico come la mostarda, antico metodo di conservazione della frutta, in questo caso la mostarda di fragoline ha un sapore dolce e delicato che esalta il gusto del ragù utilizzato in questo piatto.
Brodo di carne Well un brodo pronto da diluire per ogni preparazione, dare sapore senza forzare il gusto, una storia molto bella quella di questa azienda, dove l’esigenza ha portato un padre di famiglia a creare il primo brodo vegetale per aiutare la moglie nella gestione dei 12 figli.
Olio di Girasole Altoleico Biologico Agricola Grains un’azienda biologica dal 1991, attenta all’impatto ambientale che produrre ha, azienda a livello internazionale per produzione, raccolta e trasformazione di cereali bio.
Ingredienti per 4 persone:
Per gli gnocchi
400 gr di patate rosse di Valdiporro
100 gr farina di lenticchie rosse Miks 24 Molino Favero
50 gr farina 00 Molino Rossetto
50 gr farina biologica integrale Agugiaro & Figna
1 uovo
Per il condimento:
400 gr di cosce d’anatra con la pelle
200 ml di passata di pomodoro
2 scalogni
1 porzione di brodo di carne Well
Crema di carciofi Serbosco
Mostarda di fragoline Lazzaris
Olio di girasole Agricola Grains
sale fino e grosso
Olio evo
pepe
Procedimento:
Per prima cosa prepariamo il ragù, per prima cosa leva la pelle e lasciala da parte seguirà in seguito.
Disossa le cosce seguendo con il coltello la linea dell’osso, poi con le dita rovescia la carne e sfila l’osso.
Taglia la carne a pezzetti sottili, trita lo scalogno, in una casseruola fai soffriggere con l’olio di girasole, aggiungi la carne e fai rosolare.
Aggiungi la passata di pomodoro e il brodo, copri con coperchio e fai cuore per un’ora a fuoco basso, aggiusta di sale e pepe.
Prepariamo gli gnocchi, fai bollire le patate in acqua salata, quando alla prova forchetta saranno morbide scolate, sbucciate e schiacciate, quindi lasciate intiepidire.
Sulla spianatoia preparate a fontana le patate e le farine, non dimenticate l’uovo.
Inizia ad impastare amalgamando gli ingredienti, fino ad ottenere un panetto compatto.
Dividi l’impasto in 10 parti, ogni parte deve essere lavorata con le mani fino a formare un “serpente”, con un coltello taglia gli gnocchi grandi circa 1,5 cm, lascio gli gnocchi lisci perché per questa ricetta non li voglio incisi.
Versa nel bicchiere del frullatore a immersione 5 cucchiai di crema ai carciofi, frulla con frullatore per qualche secondo, in modo da ottenere una crema liscia.
In un altro contenitore versa un cucchiaio di mostarda di fragoline e 20 ml di olio evo, monta col frullatore a immersione, quindi filtra con un colino per ottenere una salsa liscia.
Fai bollire abbondante acqua, nel frattempo taglia la pelle messa da parte a strisce sottili, scalda una padella e fai rosolare la pelle, non aggiungere grassi perché ne rilascerà molto di suo.
Quando sarà croccante togli la pelle dalla padella e fai asciugare su carta assorbente.
l’acqua è a bollore, aggiungi il sale e versa gli gnocchi, dopo due minuti salgono a galla e sono pronti, scola e condisci con un filo d’olio.
Nel piatto crea uno strato di crema di carciofi, aggiungi gli gnocchi, il ragù, i ciccioli di pelle e qualche goccia di crema ottenuta con la mostarda.