Il settembre veronese inizia con un’evento dedicato al Vino Soave, l’eccellenza vitivinicola che rappresenta Verona nel mondo. La location è la terrazza del Circolo Ufficiali di Verona, il momento è al tramonto di una bellissima serata settembrina, una di quelle sere leggermente fresche in cui gustare un calice di buon vino è solo un piacere.
L’evento dedicato al celebre vino veronese, organizzato dal Consorzio di Tutela del Soave in collaborazione con la Strada del vino Soave, che mira a raccontare territorio, con tutte le sfumature che terreno e posizione possono regalare, far conoscere caratteristiche, comprendere freschezza e longevità perché almeno nel caso del Soave una non esclude l’altra. Un’evento dedicato ad operatori ma anche appassionato e wine lover.
Oltre 40 aziende che hanno preso parte alla giornata dedicata al vino prodotto con la Garganega, master class, convegni, talk show, fino ad arrivare in serata alle degustazioni aperte al pubblico, in cui ogni singolo produttore può illustrare e ovviamente far assaggiare la loro migliore espressione di Soave.
Il focus
Ne esce un’idea di Soave moderno, attento e competitivo sul mercato, se pur mantenendo la propria identità e le radici ben salde nel territorio e nelle tradizioni. Un vino talmente semplice da risultare quasi complicato all’assaggio, complesso individuare marcatori, sentori, sfumature, che variano in modo assoluto in base a posizione, esposizione e terreno dei vigneti.
Un prodotto che fa parte del territorio, e allo stesso tempo rievoca il territorio stesso solo pronunciando il suo nome, questo è quello che succede quando un prodotto è indissolubilmente legato ai luoghi in cui è nato e cresciuto.
Azienda Agricola Carlo Alberto Negri
Chi segue il mio blog sa che dopo aver partecipato all’evento parlo nello specifico di una o più realtà, oggi ti parlo dell’ Azienda Agricola Carlo Alberto Negri, che con il suo Soave diretto e minerale mi ha regalato note particolari, rievocando i profumi dei Riesling.
Piccola cantina situata a Mezzane di Sotto, piccola produzione, poche bottiglie di Soave circa 2000, 100% Garganega, viti che hanno 30 anni di vita, schietto e deciso, minerale e sul finale salino, al naso note sulfuree, una piacevole scoperta che merita una visita in cantina per scoprire anche gli altri vini prodotti.